CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Allarme nei cantieri edili. Le ondate di calore influiscono sugli infortuni sul lavoro

Fra le indicazioni di Ats per far fronte all’emergenza caldo si trovano anche due miniguide, una dedicata al rischio...

Il caldo rende più difficile lavorare

Il caldo rende più difficile lavorare

Fra le indicazioni di Ats per far fronte all’emergenza caldo si trovano anche due miniguide, una dedicata al rischio caldo negli ambienti di lavoro e un’altra con focus particolare sul settore edile, quello che più di altri è sottoposto al lavoro all’aperto, al caldo, con macchinari a motore che producono ulteriore calore. Vengono riportati i sintomi, ricordando che anche gli infortuni sul lavoro possono essere correlati alle ondate di calore. "Le elevate temperature – spiegano gli esperti di Ats – possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e quindi aumentare il rischio di infortuni. Durante le ondate di calore i tipi di infortunio e le modalità di infortunio più frequenti sono incidenti di trasporto, scivolamenti e cadute, contatto con oggetti o attrezzature, ferite, lacerazioni e amputazioni. In caso di colpo di calore di un lavoratore, chiamare subito l’addetto al Primo soccorso e il 112". Le categorie più a rischio sono operai addetti a trasporto e produzione, addetti a macchinari e utensili, occupati all’aperto (manovratori, installatori, asfaltatori, cantonieri stradali, cavatori, edili, agricoltori, addetti alla pesca). In particolare per il settore edile, la miniguida prevede, oltre al rispetto della normativa a tutela dei lavoratori, anche i consigli per evitare spiacevoli incidenti: mettere a disposizione un termometro e igrometro in cantiere può consentire alle imprese di sapere se il loro cantiere rientra nell’ambito delle previsioni del sistema di allarme nazionale; individuare e formare un responsabile per la sorveglianza delle condizioni meteoclimatiche; prevedere, per quanto possibile, un programma di acclimatamento; programmare i lavori più faticosi in orari con temperature più favorevoli. Se possibile, destinare alle lavorazioni al coperto le ore centrali della giornata; prevedere pause programmate, indicativamente 10 minuti all’ora, in base alle condizioni di rischio dei singoli cantieri; prevedere pause in luoghi possibilmente freschi o comunque in aree ombreggiate; programmare una sospensione dei lavori nelle ore più calde, avvalendosi anche dell’opzione offerta dall’istituto della cassa integrazione riconosciuta dall’Inps per condizioni meteorologiche avverse, a partire dai 35 gradi.

C.B.