ROBERTO SANVITO
Cronaca

I brianzoli sconfitti in gara 5 Alla finale playoff va Livorno

di Roberto Sanvito

Probabilmente la Libertas Livorno pensava di avere vita facile in gara-5 contro la Rimadesio. Si gioca a Castelfiorentino, palestra piena (si muovono in 800 dal mare), clima infuocato, a tratti ostile, tifosi in balaustra, cori contro fin dal riscaldamento e quant’altro per intimidire la squadra di Edoardo Gallazzi. Che però non vuole fare da "vittima sacrificale". Anzi. E piano piano i decibel calano.

Quando i tifosi toscani capiscono che non sarà una “passeggiata” come gara-2 di Piombino e, in parte, gara-4 al PalaDesio, abbassano le arie. All’intervallo +1 Libertas, a metà quarto periodo dopo le triple di Caglio e Molteni la Rimadesio è ancora lì alle calcagna dei padroni di casa (58-57 e poi 60-59). Cala quasi il silenzio. Poi Molteni prende ingenuamente un fallo tecnico che al 35’ dà il la al break di 10-2 che spacca in due partita e serie.

In finale ci va la Libertas e da domenica se la vedrà con Vigevano del coach brianzolo Paolo Piazza e dell’ex Bernareggio Stefano Laudoni. Ne vedremo delle belle. Come ne abbiamo viste in queste cinque partite intensissime che consacrano dopo appena un anno Edoardo Gallazzi tra i coach esordienti più interessanti dell’intero panorama nazionale. Questa la sua analisi, prima riferita a gara-5 di giovedì sera e poi dell’intera seriestagione. "Quaranta minuti solidi in cui abbiamo dato dimostrazione di grande personalità. Solo così avremmo potuto dare del filo da torcere alla Libertas in trasferta. Siamo riusciti a ricucire il gap per tre volte. Non posso fare altro che complimentarmi con i ragazzi per come hanno interpretato una partita così difficile. Del risultato finale ci interessa poco, mi premeva prima di tutto disputare una gara di carattere, mettergli paura, onorare la serie e gara.5 fino alla fine e direi che ci siamo riusciti".

E ancora. "Mi piace sottolineare ancora una volta il percorso di crescita, voltarmi per vedere da dove siamo partiti e dove sono arrivato e siamo arrivati. Penso sia stato qualcosa di impressionante giocare questi playoff e stare per ampi tratti allo stesso livello di una corazzata quale è Livorno costruita per salire in A2. È il riconoscimento certificato dal campo del lavoro svolto da agosto a oggi".