
La gip di Monza sentirà il 24enne che organizzava feste a base di sostanze nella propria casa. A una di queste ha partecipato la 17enne che nell’aprile 2024 è finita all’ospedale San Gerardo.
Partono oggi i primi interrogatori di garanzia dei 15 giovani raggiunti dalle misure di custodia cautelare perché ritenuti i componenti della rete di spacciatori brianzoli, anche ragazzini di 16 e 17 anni, attivi nella piazza virtuale di Telegram. Stamane la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Francesca Bianchetti sentirà i due maggiorenni residenti a Monza e Cogliate finiti in carcere.
Il primo, 24 anni, organizzava feste a base di droga a casa sua e ad una di queste ha partecipato la 17enne che nell’aprile 2024 è stata ricoverata all’ospedale San Gerardo per sospetto abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti e poi risultata positiva ai cannabinoidi e alla cocaina. Il secondo, anche lui 24enne, era invece il fornitore di droghe sintetiche, provenienti anche dalla Svizzera, per lo spaccio gestito da un minorenne con la collaborazione di due coetanei. Poi la giudice inizierà ad interrogare i 3 maggiorenni residenti a Monza, Nova Milanese e Biassono finiti agli arresti domiciliari. Infine sarà la volta dei 2 indagati residenti a Monza per cui è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per avere avuto un ruolo ritenuto minore nello spaccio attraverso i social.
Parallelamente verranno condotti dal Tribunale per i minorenni di Milano gli interrogatori dei ragazzi residenti a Mariano Comense, Cogliate, Nova Milanese e Cabiate, tra cui anche una 17enne con il ruolo di segretaria contabile degli introiti. Complessivamente sono 17 di età compresa tra i 38 e i 16 anni gli indagati dalla Squadra mobile della Questura di Monza e Brianza nell’operazione Easy (dalla facilità con cui la droga si poteva reperire tramite semplici chat come quelle che si scambiano tra amici, ma nascosti dietro i nickname) condotta con il coordinamento della pm monzese Stefania Di Tullio e della pm della Procura per i minori milanese. Tutti gli indagati sono incensurati e la maggior parte, all’apparenza insospettabili, non aveva alcuna denuncia. Le indagini sono partite proprio dal ricovero in ospedale della minorenne. Sono emerse due cerchie di spacciatori che smerciavano quotidianamente cocaina, hashish e droghe sintetiche: anfetamine, ecstasy e ketamina. Nel corso dell’indagine, nel 2024, erano già stati eseguiti 3 arresti e sequestrati un chilo di hashish, 200 grammi di ketamina, 50 grammi di anfetamine, 100 grammi di metanfetamina e circa 3mila pastiglie di ecstasy. Nelle perquisizioni eseguite mercoledì l’arresto in flagranza di due degli indagati e il sequestro di 400 grammi di hashish, 3 cellulari e 3155 euro.