Giovanna Rigato e l'estorsione al Cav, il giudice: "Berlusconi si presenti al processo"

Monza, anche ieri - martedì 18 ottobre - il Cavaliere non era in Aula a testimoniare come parte civile

Monza, 19 ottobre 2022 - Per la seconda volta Silvio Berlusconi snobba i giudici del Tribunale di Monza. Anche ieri mattina non si è presentato a testimoniare come parte civile al processo che vede l’ex concorrente del Grande Fratello Giovanna Rigato, ritenuta una delle ex Olgettine, imputata di tentata estorsione ai danni del neoeletto senatore di Forza Italia. La Rigato è accusata di avere chiesto a Berlusconi prima 500mila euro, poi diventati 1 milione di euro, in un incontro nella villa di Arcore in Brianza del Cavaliere, che già le versava 2-3mila euro al mese.

Le assenze

Alla prima udienza del dibattimento la difesa del presidente di Forza Italia aveva giustificato l’assenza a testimoniare della parte civile con problemi di salute, spingendo però l’allora pm monzese Rosario Ferracane a ribattere che quei problemi non gli impedivano però di recarsi a vedere le partite della sua squadra Monza calcio allo stadio. Ieri l’avvocato di Berlusconi, Giorgio Perroni, ha giustificato l’impossibilità a presentarsi con il suo ruolo di senatore "impegnato a Roma in un periodo un po’ delicato, nella settimana decisiva per la formazione del nuovo Governo".

Il ragioniere

Monza, 19 ottobre 2022 - Il Tribunale ha riconvocato Berlusconi per la prossima udienza fissata a giugno, perché i giudici vogliono sentire dalle sue parole in quale modo si sia sentito minacciato dalla richiesta dell’imputata. Intanto i giudici hanno sentito la testimonianza dello storico ragioniere del Cavaliere, l’ottantenne Giuseppe Spinelli, che si occupava di consegnare il denaro mensilmente anche a Giovanna Rigato dal suo ufficio di Milano 2 e che era presente nel settembre 2016 all’incontro ad Arcore dove la Rigato, che avrebbe iniziato a non accontentarsi più del mensile chiedendo prima un aumento e poi un appartamento, avrebbe presentato la presunta richiesta estorsiva milionaria.

"Voleva 500mila euro"

"Era nervosa e arrogante in quell’incontro con Berlusconi, dove le avevano appena detto che doveva avere pazienza per l’acquisto di un appartamento – ha raccontato il ragionier Spinelli – Ha detto che era la solita scusa per prendere tempo e allora ha fatto vedere la mano con le cinque dita aperte facendo capire che voleva 500mila euro. Berlusconi si è quasi spaventato e ha rinviato la riunione. Poi ho saputo che aveva raddoppiato la cifra richiesta ed è stata denunciata. Da allora ha cambiato atteggiamento, ma è stato sospeso ogni pagamento". La difesa dell’imputata sostiene che la ex gieffina, come altre ragazze, lamentava pregiudizi di immagine patiti per essere stata coinvolta come Olgettina nei processi a carico di Silvio Berlusconi e che non era l’unica a ricevere versamenti di somme da parte del Cavaliere.