MARCO GALVANI
Cronaca

Giardiniere tenta di bruciare la Procura, la vendetta per una “ingiustizia”

Monza, il 60enne ha cosparso l’ingresso di benzina e minacciato di dare fuoco perché non accettava l’archiviazione di una sua denuncia

La polizia ha impedito che l'uomo appiccasse il fuoco davanti alla Procura
La polizia ha impedito che l'uomo appiccasse il fuoco davanti alla Procura

Tenta di dare fuoco all’ingresso della Procura di via Solera con litri di benzina e fiammiferi per “vendicare“ quella che lui riteneva una ingiustizia nei suoi confronti, ma viene bloccato dalla polizia. Denunciato a piede libero un albanese di 60 anni, già indagato in altri procedimenti penali. Residente a Monza, ieri si è presentato poco prima delle 7 davanti all’ingresso della Procura della Repubblica “armato“ con due taniche di benzina e dei fiammiferi. L’aveva giurato, nei mesi scorsi, che avrebbe commesso un gesto dimostrativo di protesta. Ieri ha cercato di mettere in atto la sua “vendetta“ nei confronti della magistratura che, a suo dire, non gli aveva reso giustizia. Alla base del folle tentativo di dar fuoco all’ingresso della Procura monzese ci sarebbe l’archiviazione di una indagine per un infortunio sul lavoro in cui era rimasto ferito.

Giardiniere di professione, era caduto da un albero: dopo la denuncia, il caso era stato archiviato, ma lui ha insistito di essere nuovamente sentito dal pubblico ministero assicurando di avere nuove prove. Eppure l’indagine aveva portato alla stessa conclusione: archiviazione. Innescando una reazione violenta (a parole) nei confronti del magistrato. Convinto di essere vittima di una ingiustizia, aveva minacciato un gesto di protesta. Così ha fatto ieri mattina.

Ha lanciato il liquido infiammabile contenuto nelle due taniche che aveva con sé contro l’ingresso della Procura in via Solera e poi si è appoggiato all’auto di una delle guardie giurate in servizio negli uffici giudiziari, tenendo in mano alcuni fiammiferi. Immediatamente è scattato l’allarme. Quando gli agenti della squadra volanti sono arrivati, il sessantenne è stato bloccato prima che potesse accendere i fiammiferi e dare fuoco alla benzina. Portato in Questura - mentre in via Solera squadra mobile, Digos e polizia scientifica hanno completato i rilievi - davanti ai poliziotti ha raccontato, alternando anche momenti di disperazione tra le lacrime, la rabbia e il rancore che aveva iniziato a covare dopo l’archiviazione della sua denuncia. Ora a suo carico si aggiungono anche la resistenza a pubblico ufficiale, la detenzione di materiale infiammabile e il danneggiamento aggravato.