BAR.CAL.
Cronaca

Candy chiude, Regione Lombardia convoca i cinesi: “Spieghino il futuro dell’azienda”

Haier, la multinazionale proprietaria dell’azienda, sarà chiamata in audizione. “Vogliamo più tutele, la trasformazione non deve danneggiare i dipendenti”

Sul futuro di Candy si muove la politica

Sul futuro di Candy si muove la politica

Sul futuro di Candy si muove la politica, Haier, la multinazionale cinese proprietaria dell’azienda, sarà chiamata in audizione in Regione ai primi di febbraio. A chiederne la convocazione, Alessandro Corbetta(Lega) subito dopo l’annuncio dello stop alla produzione di lavatrici a Brugherio. "Spieghino il futuro dell’azienda e dell’occupazione - dice il capogruppo - penso a un confronto costruttivo con sindacati e istituzioni. La chiusura di uno stabilimento come quello brianzolo rappresenterebbe un’enorme criticità per tante famiglie e un intero territorio".

Anche i metalmeccanici vogliono entrare nel dettaglio della conversione annunciata dagli asiatici. "Siamo molto preoccupati per la decisione di disperdere un patrimonio industriale di questa portata e per l’incertezza che accompagna il nuovo progetto - ribadisce Pietro Occhiuto, segretario della Fiom-Cgil Brianza -. Questa scelta ha un impatto significativo sia sul futuro occupazionale che sul tessuto produttivo del nostro territorio. Servono chiarezza, un piano all’altezza della storia del sito, garanzie per i lavoratori coinvolti".

"I grandi cambiamenti possono essere destabilizzanti per il personale - aggiunge Francesca Melagrana della Fim-Cisl - Vogliamo più tutele, la trasformazione non deve danneggiare i dipendenti, deve essere intelligente con l’intenzione di aiutarci a crescere e a sviluppare le qualità del personale di Brugherio finora indebolito. Siamo pronti per questa sfida. Speriamo lo sia anche il management Candy". Il tavolo è fissato per martedì. Haier e sindacati si troveranno faccia a faccia per la seconda volta in una settimana.