BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Lorenzo Rovagnati: venerdì 14 i funerali a San Martino. Biassono si ferma per tre giorni

È stata eseguita l’autopsia sul cadavere dell’imprenditore del settore alimentare, morto in un incidente aereo insieme ai piloti dell’elicottero appena decollato da Noceto. L’ipotesi di un guasto durante la manovra di ascesa

Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato ed erede dell’impero del Gran Biscotto

Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato ed erede dell’impero del Gran Biscotto

Biassono, 11 febbraio 2025 – L’autopsia è finita, la data dei funerali fissata: venerdì alle 14 in San Martino, l’ultimo saluto a Lorenzo Rovagnati nella sua Biassono. Mentre l’indagine prosegue per capire cosa sia successo all’elicottero dell’imprenditore schiantatosi a terra a 500 metri dal decollo nel Parmense il 5 febbraio, la famiglia, l’azienda, la comunità stanno per vivere un altro momento difficile, il distacco definitivo. Il lato più intimo della tragedia per tutti. Per la moglie Federica, per i due figli e il terzo in arrivo, per mamma Claudia e per il fratello Ferruccio. Per i 1.200 dipendenti.

Lutto condiviso

Il paese si fermerà per rendere omaggio all’uomo d’impresa, all’amico, al benefattore che tanto amava il piccolo centro brianzolo dove è nato l’impero. Il sindaco Luciano Casiraghi ha proclamato il lutto cittadino per tre giorni estendendolo alle esequie.

Insieme a Rovagnati sono morti i piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani, l’incidente si è consumato nel perimetro del castello di Noceto di proprietà della famiglia.

L’ipotesi è che l’Agusta abbia tentato di salire con una manovra al di sopra del muro di nebbia che c’era quella sera, quando si è verificato un problema, forse un guasto, che ne avrebbe provocato la caduta in verticale. Le vittime sono morte sul colpo.

La procura di Parma ha incaricato un esperto di aeronautica per ricostruire la dinamica. Al lavoro sul campo ci sono anche i Ris dei carabinieri. Per la dinastia una perdita che nessuna parola può descrivere. Dopo la fine prematura del fondatore Paolo, a 64 anni, nessuno avrebbe mai immaginato un destino tanto crudele per l’erede scomparso a soli 41 anni.