
L’ultimo saluto nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso
Macherio, 1 agosto 2025 – “Vola Geraldine” e poi il lancio di palloncini bianchi, liberati in cielo dai familiari al termine della messa funebre. Hanno salutato così, ieri pomeriggio, per l’ultima volta, parenti, conoscenti e semplici macheriesi la 33enne di origini peruviane Geraldine Nunez Sanchez Yadana, uccisa due settimane fa dal suo ex compagno.
Un centinaio di persone si è stretto ai familiari nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso per l’addio alla donna arrivata in Brianza dal Sudamerica per cercare una vita migliore per sé e per i suoi due figli di 14 e 17 anni.
I ragazzi non c’erano al funerale, “purtroppo non ce l’hanno fatta a vedere la mamma così”, ha raccontato la zia. A inizio cerimonia sul feretro è stata posata una grande stampa con la foto di Geraldine. “Affidiamo il nostro smarrimento e pianto a Cristo, perché possa donarci serenità e pace”, ha detto il parroco don Ivano Spazzini, che ha parlato di Geraldine come “una donna segnata dall’amore, dal desiderio di vivere, coraggiosa fino a lasciare tutto per ricominciare una vita nuova lontana dal male e dal maligno. Una donna capace di sacrifici immensi per vivere e far vivere ai suoi figli un futuro buono, felice”. “Per la sua passione alla vita, il suo coraggio, la forza del suo amore mi viene facile riconoscere che tu Signore abitavi il suo cuore e davi forza alla sua libertà - ha scandito il sacerdote durante l’omelia -. Ti affidiamo Geraldine: è la felicità il suo destino. Possano i suoi figli e i suoi cari vivere secondo la bellezza del cuore di Geraldine”.

Parole altrettanto toccanti le ha avute la cugina della 33enne peruviana all’uscita dalla messa, rivolgendosi ai presenti, tra cui i rappresentanti dell’associazione “Perù Amico d’Italia”. “Vedervi qui con noi è una cosa bella, ci conforta tanto - ha detto -. Grazie a tutta la comunità, un pezzo del cuore di Geraldine resta a Macherio. In questi giorni abbiamo ricevuto tanto affetto e tanti messaggi”.
“Geraldine va a casa, tornerà in Perù - ha continuato -. Siamo usciti dal Perù per un futuro migliore e ora torna così. Spero che si faccia giustizia”. “Non è facile accettare un momento del genere, ma dobbiamo lavorare per i due figli, che hanno bisogno un futuro migliore”, le ha fatto eco Ana Maria Bobadilla, rappresentante della comunità peruviana di Monza e Brianza. “Siamo vicini alla mamma e ai figli di Geraldine: era venuta qui per un futuro migliore e ha trovato la morte a Macherio - ha aggiunto il sindaco Franco Redaelli, che ha proclamato il lutto cittadino -. Il futuro dei ragazzi ora è la cosa più importante, con i servizi sociali staremo loro vicini: speriamo che possano superare questa ferita, che probabilmente non si rimarginerà, ma ci auguriamo che un giorno possano vivere più sereni”.