Nulla di fatto per la vendita dei terreni dell’Immobiliare Villasanta. Deserta l’asta giudiziaria: ritenuto ancora troppo alto il prezzo base di 5,6 milioni, con rilanci minimi da 50mila euro, per il lotto di beni da aggiudicare che sono "terreni e fabbricati fatiscenti da demolire oltre a 2 cabine Enel, compresi tra la via Raffaello Sanzio (a nord), Viale Monza (a est) e via Enrico Mattei (a sud e nella parte centrale), con una superficie di 127mila metri quadrati". Di certo l’area, che sorge accanto all’ex raffineria della Lombarda Petroli da cui la notte del 22 febbraio 2010 furono sversate 2.400 tonnellate di gasolio e oli combustibili che dal Lambro arrivarono fino alla foce del Po, non è facile da vendere. Perché "una porzione di terreno è interessata da opere di bonifica da eseguirsi da parte di Regione Lombardia, che comportano oneri di cui si tiene conto nel prezzo di vendita". Però nell’area, in cui "sono presenti 4 lotti già edificati per circa 20mila metri quadrati, "oltre a un distributore di carburante funzionante in previsione di ristrutturazione con colonnine per il gas ed elettriche, manutenzioni, rifacimenti", sono ancora edificabili quasi 40mila metri. La curatela di Immobiliare Villasanta, ancora in guerra di carte bollate con il Comune, aveva chiesto in vista dell’approvazione del Pgt che, attorno al distributore di carburanti già assegnato all’asta giudiziaria, potessero sorgere un autolavaggio, un chiosco per bar-tavola calda, un deposito di autotreni con officina e gommista e persino un motel. Ma solo l’opzione motel è stata accolta.
Nell’area nord, invece, è stato anche già aggiudicato all’asta l’ecomostro dell’hotel incompiuto proveniente dal fallimento della società "Villasanta Village". Il nuovo proprietario è la società Le Residenze di Monza che ha deciso di realizzare un polo di servizi socio-sanitari in cambio della realizzazione di una sala polifunzionale, un parco urbano ed edilizia pubblica e convenzionata. Ora si attende la data di una nuova asta. Al ribasso.