
Un piromane solitario. Ad appiccare l’incendio che a Colico ha distrutto le auto della Polizia locale associata dell’Alto Lario...
Un piromane solitario. Ad appiccare l’incendio che a Colico ha distrutto le auto della Polizia locale associata dell’Alto Lario sarebbe stato un solo attentatore. È stato ripreso in azione dalle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale, mentre cospargeva di liquido infiammabile i due mezzi di servizio e poi innescava il rogo. Non avrebbe agito a volto scoperto. Ora i carabinieri stanno cercando di identificarlo e poi di rintracciarlo, per comprendere innanzitutto il movente e per accertare se abbia agito appunto in autonomia oppure no. "Sono certo che investigatori e inquirenti ci daranno presto delle risposte e chiariranno quanto successo – rassicura il comandante Edoardo Di Cesare, -. Non è una bella situazione non sapere chi ci ha colpito in questo modo e perché".
L’allarme è scattato poco dopo le 23 di sabato sera, un sabato sera qualunque fino a quel momenti, quando qualcuno ha bruciato le due autopattuglie parcheggiate davanti al municipio. Avevano i colori di istituto bianco e verde, i lampeggianti e i simboli e le scritte della Polizia locale: un’azione quindi consapevole e mirata. Si tratta di una Jeep Renegare e di una Subaru XV equipaggiate di tutto punto, con a bordo anche defibrillatori semiautomatici, autovelox, drogatest e altre dotazioni. Le fiamme si sono propagate in pochi istanti e hanno danneggiato anche un terzo veicolo, una Fiat Panda posteggiata accanto, sempre un veicolo comunale. I vigili del fuoco di Bellano e di Morbegno hanno impedito che l’incendio si espandesse ulteriormente, sia al municipio, sia ad alcuni alberi. La solidarietà agli agenti della Polizia locale di Colico e al sindaco è unanime. "Con gli agenti della Polizia associata, sotto l’attenta guida del comandante Edoardo Di Cesare, abbiamo svolto tanti interventi soprattutto nel periodo in cui a Dervio avevamo un problema di spaccio – sono le parole, tra gli altri di Stafeno Cassinelli, primo cittadino di Dervio -. Quanto accaduto, a prescindere dal motivo, è inqualificabile".