STEFANIA TOTARO
Cronaca

Evasore incallito, due pesi e due misure

Per un trentenne di Cesano Maderno un giudice ha negato il carcere, un altro gliel'ha imposto

Il Tribunale di Monza

Monza, 30 Agosto 2017 - Due pesi e due misure della Giustizia al Tribunale di Monza per un incallito evasore dagli arresti domiciliari, che si è visto in pochi istanti cambiare il destino per le pronunce contrastanti di due magistrati.

Un trentenne di Cesano Maderno si trovava agli arresti domiciliari per la denuncia di stalking presentata dalla sua ex compagna, ma è evaso dalla sua abitazione due volte in tre giorni. Al processo per direttissima il giudice, accogliendo la tesi del difensore dell'imputato (secondo cui il fatto era da ritenersi di scarsa gravità in quanto il trentenne era uscito dalla sua abitazione violando l'obbligo perché vive da solo e doveva andare a comprarsi da mangiare) non ha emesso alcuna misura di custodia cautelare per l'evasione, respingendo l'ennesima richiesta della Procura di mandarlo dietro le sbarre della casa circondariale monzese. Ma, mentre stava lasciando l'aula penale, dalla cancelleria del Tribunale è arrivata la notizia che invece in carcere ci deve andare: il pm di turno della Procura monzese, dopo avere saputo della doppia evasione, ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza un provvedimento peggiorativo della misura cautelare.