CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza, giù un altro tassello: la facciata del Duomo riemerge

Procede il massiccio restauro della Basilica dedicata a San Giovanni e riportata ai suoi antichi splendori

La facciata del Duomo svelata

Monza, 26 maggio 2020 - Dopo l’ordine superiore, svelato a gennaio, fa capolino un altro tassello di facciata del Duomo di Monza, quasi a salutare la riapertura della città dopo il lockdown. Il cantiere ha riaperto il 4 maggio, per riuscire a scoprire la parte centrale nei giorni scorsi, con le bifore e il rosone. Questo, come spiega il direttore dei lavori, ingegner Benigno Moerlin Visconti, permetterà di togliere una parte del cantiere da qui a fine giugno. 

La cattedrale romanica dedicata a San Giovanni Battista, con i suoi 18 materiali, ritrova i colori originali, tra cui predominano il marmo bianco di Candoglia, il marmo di Musso (grigio/azzurrato) che si alternano alle fasce grigio scuro della pietra d’Oira. Le ultime impalcature esterne per il protiro rimarranno sino a fine estate, per riportare allo splendore originale le lunette di Teodolinda che offre i suoi doni, la colomba e la chioccia, raffigurata anche fra i gioielli del tesoro del Duomo. "Si tratta di rilievi tardo romanici dipinti, con tracce di doratura - spiega l’ingegner Moerlin - che necessitano di interventi di pulitura equiparabili agli affreschi, di cui cercheremo di tutelare le sfumature cromatiche residue. Si tratta di un lavoro lento, anche se su pochi metri quadrati, che verrà svolto facilmente mantenendo le distanze, da due restauratori sul ponteggio".

Nella fase precedente è stata complessa la lavorazione del rosone, protetto ora da un sistema di fili di acciaio, più discreti della precedente inferriata. La Sovrintendenza ha seguito i lavori, installando un’impalcatura anche all’interno, per saldare da dentro come da fuori. La stessa impalcatura verrà mantenuta ancora per qualche tempo per permettere la stuccatura della controfacciata. Poi si tratterà di mantenere il lavoro svolto. "Sarebbe auspicabile una pulitura periodica ogni due anni - consiglia Moerlin - con scala e cestello dando una spazzolata, per controllare l’insorgere di eventuali lesioni, prima che diventino importanti. Non aspettiamo altri 40 anni per il prossimo restauro". 

I lavori (del costo di circa 1 milione e 400mila euro) erano stato avviati nel 2015, con un primo cantiere pilota, su un lato della facciata che ha permesso all’architetto Cinzia Parnigoni di redigere il progetto, individuando i problemi, insieme all’architetto Filippo Caprotti che si è occupato del capitolato d’appalto, con valutazione economica, poi affidato alla ditta Estia Restauri di Perugia, (per 24 mesi da febbraio 2018). Per il restauro la cattedrale ha chiesto aiuto ai suoi fedeli, per il reperimento degli ultimi 500mila euro, da aggiungere al milione già finanziato dai fondi regionali Frisl (Fondo rotazione regione Lombardia), oltre che da Fondazione Cariplo per 250mila euro. La parrocchia del Duomo aveva lanciato la realizzazione di pacchetti di finanziamento da 300 euro.