VERONICA TODARO
Cronaca

Dostoevskij a Binario Nova. Le notti bianche in scena

Oggi alle 21 lo spettacolo che esplora i delicati disequilibri dell’intimità. Domani l’appuntamento per i più piccoli con il “Il brutto anatroccolo”.

Oggi alle 21 lo spettacolo che esplora i delicati disequilibri dell’intimità. Domani l’appuntamento per i più piccoli con il “Il brutto anatroccolo”.

Oggi alle 21 lo spettacolo che esplora i delicati disequilibri dell’intimità. Domani l’appuntamento per i più piccoli con il “Il brutto anatroccolo”.

A Binario Nova è tempo di prosa: oggi alle 21 in scena “Le notti bianche”, produzione Mtm che rilegge il classico di Fëdor Dostoevskij. Domani l’appuntamento è per i più piccoli con “Il brutto anatroccolo”, produzione Dedalus Teatro dedicata alla favola di Hans Christian Andersen. Il primo è uno spettacolo che esplora i delicati disequilibri dell’intimità con disperata e violenta tenerezza. Il sognatore è un fantasma che si aggira nelle vite degli altri, prende spunti dalla realtà per trasformarla, crea e disfa storie nella sua testa. Perso nei suoi viaggi mentali, spesso si dimentica del mondo reale. La solitudine è il motore della sua immaginazione: lo porta a vagare di notte, cercando incontri che possano nutrire la sua fantasia. Vive così intensamente le sue allucinazioni da non riuscire ad aprirsi agli altri. Si sente inadeguato, inadatto alla quotidianità e alle dinamiche relazionali che lo obbligherebbero a mettere in discussione il suo mondo immaginario. L’incontro con Nasten’ka arriva per caso, in una notte bianca. Riesce ad avvicinarla solo perché scorge in lei un momento di fragilità. Nonostante le raccomandazioni della ragazza, il sognatore s’innamora e di fronte a questo sentimento autentico anche il più vivido dei sogni si offusca e la timida fantasia si mostra per quello che è, "schiava di un’ombra, di un’idea".

Tra la nostalgia per quello che non ha mai vissuto e la malinconia per le occasioni sprecate, il sognatore trascorre quattro notti con Nasten’ka assaporando per la prima volta nella sua vita la consistenza della realtà, l’adrenalina del presente e la possibilità di un futuro. Il secondo invece è un classico dedicato alle famiglie con la storia di mamma anatra che sta covando le sue uova. Qualche tempo dopo osserva felice i suoi piccoli uscire dal guscio e a un certo punto le sembra di scorgere un “coso” tutto nero che emette dei versi tremendi. Il piccolo anatroccolo da subito si sente indesiderato. Dicono che è diverso. Il piccolo è costretto a scappare, nascondersi e viaggiare in continuazione per evitare di essere deriso fino all’incontro con due bellissimi cigni che lo notano, lo portano al lago e gli fanno vedere la sua immagine riflessa nell’acqua. In quel momento l’anatroccolo si rende conto di non essere “brutto”, ma di essere un bellissimo cigno pronto a spiegare le ali per volare. Info e prenotazioni: tel. 039.2027002, biglietteria@teatrobinarionova.com.