
Dopo Paolo ecco Daniel. La dinastia cresce al seguito di Galliani
È tipico del Monza non fermarsi all’apparenza, che da sabato è il risultato di Salerno e la conseguente classifica. È tipico, da quando è cominciata la missione brianzola di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, dare una nota romantica a tutto. L’esultanza per un gol di Maldini dell’amministratore delegato in tribuna è la prima nota dolce dell’Arechi: il 30 marzo saranno 16 anni dall’ultimo gol di Paolo con il Milan, a San Siro in un Milan-Atalanta.
Daniel ha toccato le corde dei sentimenti di Galliani e con lui Matteo Pessina: il primo nato a Milano, il capitano a Monza, ed entrambi hanno intrecciato le loro carriere con i colori biancorossoneri. I luoghi del cuore, di vita e di calcio, di un dirigente che continua a emozionarsi di fronte allo spirito della squadra della sua città in un sabato speciale. "Lo spirito è questo", a rivelarlo è Raffaele Palladino: "Berlusconi, quando mi affidò la guida tecnica, mi disse di pensare sempre in grande e queste parole le rivedo nel comportamento dei giocatori". Così domani riprenderanno i lavori a Monzello: pensando in grande, per la prossima grande, la Roma.