Domanda e offerta non coincidono Il ruolo strategico della scuola

Caimi (Assolombarda): il dato della formazione è preoccupante, occorre trasmettere esperienza ai giovani

Domanda e offerta non coincidono  Il ruolo strategico della scuola

Domanda e offerta non coincidono Il ruolo strategico della scuola

Nel commercio 94mila nuovi assunti nel 2022, nelle costruzioni 8.956, nell’industria 16mila, nell’agricoltura 514. Tutti i settori fanno registrare saldi positivi tra assunti e cessazioni di rapporti di lavoro.

Più richiesti i lavoratori con diploma di scuola superiore (42.467 avviamenti al lavoro), seguiti dai laureati (18.518).

Chi non ha alcun titolo di studio (32.736 persone) riesce a resistere nel mondo del lavoro meglio di chi ha la licenza elementare o media. Il fenomeno riguarda persone entrate “a bottega“ da giovanissime e che hanno acquisito esperienza sul campo, ma scarsamente codificata; oppure molti stranieri che pur avendo studiato non sono riusciti a farsi riconoscere il titolo di studio in Italia. Tanti i filippini ingegneri o con lauree economiche che si adattano a fare i portieri o i facchini. E così, dai dati di Afol, sono 15 le mansioni più ricercate e altrettante quelle che vanno a sparire. Ricercatissimi gli operatori di macchinari per la produzione di farmaci; i commerciali (tranne tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione), professioni sanitarie, infermieri, acconciatori, personale di accoglienza turistica e camerieri (6.090 assunti), manovali e persone non qualificate in edilizia civile e idraulici (su 607 ritirati a riposo ne sono stati assunti 690) e conduttori di mezzi pesanti. Meno richiesti i facchini, personale di pulizia non qualificato, commessi al dettaglio e personale non qualificato nelle attività industriali.

Far incontrare domanda e offerta di lavoro è reso difficile soprattutto dalla burocrazia.

"Per questo – spiega Vincenza Berardi, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale – dal 2017 abbiamo creato una rete fra Istituti tecnici e professionali e le aziende, per il cosidetto approccio duale allo studio: cioè la formazione in parte a scuola e in parte in azienda. Le aziende godono di incentivi e sgravi fiscali partecipando ai progetti formativi, mentre gli studenti vengono aiutati a trovare la loro strada".

"In Brianza – fa osservare Gianni Caimi, presidente di Assolombarda Monza e Brianza – non manca il lavoro, ma mancano i tecnici e il dato della formazione è il più preoccupante: tanti i tecnici specializzati ritirati a riposo e che non riescono a trasmettere la loro esperienza ai giovani".

"Con i Centri per l’impiego – dice Barbara Riva, funzionaria Afol – stiamo costruendo un percorso di recruiting. Ma le aziende devono essere aperte. Così come la Provincia ha promosso Ville Aperte, deve promuovere anche Aziende Aperte: momenti di incontro tra giovani e persone in attesa di collocamento e imprese".

C.B.