DARIO CRIPPA
Cronaca

Dieci giovanissimi bulli nei guai: "Ma ti sei visto? Devi sparire"

Di età compresa fra i 13 e i 14 anni, avevano preso di mira un coetaneo anche con schiaffi e insulti. Perquisizione all’alba nelle loro camerette: sono stati segnalati al Tribunale dei minorenni di Milano.

L’indagine portata avanti dagli agenti della polizia locale di Brugherio Vessazioni e violenze nei confronti della giovane vittima duravano da mesi

L’indagine portata avanti dagli agenti della polizia locale di Brugherio Vessazioni e violenze nei confronti della giovane vittima duravano da mesi

Lo vessavano. Lo bullizzavano. "Guarda come sei conciato, sparisci". E giù schiaffi, dispetti, insulti per il suo aspetto fisico. Frasi denigratorie, scambi di messaggi sui social e nelle chat su WhattsApp a cui la vittima era stata invitata a partecipare.

E la vittima era un ragazzino di Brugherio. Carnefici, i suoi compagni di scuola. Una decina di bulletti, tutti fra i 13 e i 14 anni, qualcuno 15. Che venerdi mattina scorso – alcuni prima di andare alcuni a fare l’esame di terza media – si sono ritrovati in casa gli agenti della polizia locale di Brugherio. Per una perquisizione disposta dalla Procura di Monza. E che ha portato al sequestro di telefoni cellulari e tablet con le prove delle condotte vessatorie degli ultimi mesi.

Ora per loro, alcuni non imputabili per età inferiore ai 14 anni, scatta la segnalazione al Tribunale dei minorenni oltre che ai servizi sociali. Tutto è andato in scena appunto venerdì scorso, dalle 6 del mattino, quando alcune pattuglie della polizia locale di Brugherio hanno effettuato 10 perquisizioni domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di minorenni di Milano. Ma la vicenda nasce il 29 aprile a seguito di un intervento degli agenti presso la biblioteca civica, dove erano stati chiamati per un banale ma non troppo litigio tra minorenni. Nell’occasione gli agenti si erano accorti però che al centro della questione che c’era un ragazzo minorenne, che era da tempo oggetto di vessazioni da parte di un nutrito gruppo di altri ragazzi minorenni. Era seguita una raccolta di informazioni e di indagine attraverso l’ascolto di una serie di persone informate sui fatti, da cui emergeva che erano in corso da un po’ di tempo forme riconducibili ad atti di bullismo veri e propri attraverso l’utilizzo di chat o altri strumenti di condivisione.

E il fascicolo era finito così dritto in Procura presso il Tribunale dei minorenni di Milano. Emergendo i presupposti del reato di cui all’art. 612bis del c.p.(atti persecutori) e 110 c.p. (concorso in reato) il pubblico ministero ha così disposto un decreto di perquisizione locale e personale e sequestro in 10 abitazioni, con particolare riguardo alla cameretta dei singoli ragazzi. Nove a Brugherio e una, poiché momentaneamente trasferitasi, a Cologno Monzese. Tutte le risultanze dell’attività svolta sono ora a disposizione e al vaglio della Procura presso il Tribunale dei minorenni di Milano.