Desio - È accusato di avere ucciso per questioni di droga un connazionale, trovato seppellito il 28 agosto 2022 all'esterno dell'ex carcere di Desio. Ma lui si protesta innocente e ha scelto il dibattimento davanti ai giudici popolari invece del rito abbreviato che, in caso di condanna, gli avrebbe garantito uno sconto sulla pena.
È stato rinviato a giudizio e sarà processato a metà dicembre dalla Corte di Assise di Monza Sadik Ilhami, il marocchino di 35 anni imputato di omicidio volontario e occultamento di cadavere per la morte del 53enne Omar Annaoui. Il 35enne è stato sottoposto a fermo nel marzo scorso ed ancora detenuto in carcere.
Per più di sei mesi la morte di Omar Annaoui era stato un vero giallo: il corpo di un uomo ritrovato semi sepolto e decomposto sotto meno di un metro di terra, accanto alle mura di un vecchio carcere e a pochi metri dalla Compagnia dei carabinieri di Desio. Il ritrovamento è avvenuto soltanto grazie alla segnalazione di un altro marocchino, che aveva anche indicato il luogo dove era avvenuto il delitto: un seminterrato dell’ex carcere, dove sono poi state trovate macchie di sangue.
Poi la svolta. Secondo gli inquirenti sarebbe stato Sadik Ilhami ad ucciderlo. Un’esecuzione spietata: prima lo avrebbe picchiato, colpendolo sul tronco e alla testa; poi gli avrebbe infilato un tubo di gomma attorno al collo e avrebbe stretto in una morsa fatale. L’omicidio - secondo la ricostruzione dei carabinieri di Desio - sarebbe avvenuto per motivi legati al mondo della droga.
A tradire il 35enne sarebbero state alcune tracce lasciate sul tubo di gomma usato per lo strangolamento e su una pala trovata poco distante dal luogo dove il cadavere è stato sotterrato. Sadik Ilhami si dichiara innocente, anche dopo che i pm titolari delle indagini sul delitto, Carlo Cinque e Marco Giovanni Santini, lo hanno messo faccia a faccia con il connazionale che ha segnalato il cadavere in un incidente probatorio che si è tenuto al Tribunale di Monza. Al processo si costituiranno parti civili i familiari della vittima.