Dal delitto di San Rocco all’operazione Sballo 2.0

Dal delitto di San Rocco all’operazione Sballo 2.0

Dal delitto di San Rocco all’operazione Sballo 2.0

Ventinove novembre 2020. Quartiere San Rocco. Cristian Sebastiano, un pusher di 42 anni, viene aggredito da due ragazzini di 14 e 15 anni. Lo conoscono bene. È lui a rifornirli di droga. E sanno che avrà droga addosso (cocaina) anche stavolta. I due ragazzini lo accoltellano una trentina di volte. Lo uccidono. Chi vive a San Rocco conosce bene come ce la si passa ai suoi giardinetti. Le prime canne a 11 anni, e poi non basta più, cocaina, eroina, crack. Anche un delitto non fa troppa impressione, "ci ha rovinati, lo odiavo" si sfoga uno dei due ragazzini.

Il processo ha portato alla condanna dei due baby killer, alla condanna e ora all’assoluzione del loro presunto mandante. Al centro, un delitto operato "in assenza di capacità critiche per obnubilamento mentale, indotto dall’uso continuativo di sostanze psicotrope a grave tasso di incidenza in riferimento alla qualità, quantità e all’età dei due soggetti compromessi".

La cronaca nera si sta riempiendo di storie così, ragazzini iniziati alla droga che perdono il controllo. Qualche mese fa, un 16enne aveva approfittato dell’alternanza scuola-lavoro in farmacia per rubare centinaia di pasticche di psicofarmaci, ed era andato in crisi di astinenza all’ospedale San Gerardo devastandolo. Qualche anno prima, 2015: una ragazzina picchia contro la fermata dell’autobus. Sfascia tutto quello che le capita a tiro, calci, pugni, senza timore di farsi male. È invasata, strabuzza gli occhi, delira e dice frasi farneticanti, dalla sua bocca perde bava. È appena uscita da una discoteca, è molto agitata, in stato confusionale. Ha solo 16 anni. La portano in ospedale in preda a "gravi stati dissociativi". Ci rimarrà 10 giorni prima di essere strappata a un destino atroce. Gli agenti del Commissariato di polizia di Monza cominciano a indagare da lì, in particolare dalla ketamina che viene ritrovata nel sangue della ragazzina: è la droga liquida, la "droga invisibile". Dopo un anno di indagine, di intercettazioni, di pedinamenti e servizi di osservazione, ne esce un’inchiesta “monstre” che racconta di una Brianza bene intrisa di droghe di ogni genere consumate e vendute da ragazzi, spesso minorenni, a volte - fra i clienti - addirittura poco più che dodicenni. “Sballo 2.0” la chiamano gli agenti della Squadra Investigativa. Alla fine ne usciranno 61 persone indagate, 22 arrestate e 5 con obbligo di dimora. Hanno un’età compresa fra i 48 (il più anziano) e i 16 o 17 anni. Ci sono anche dieci ragazze. E vengono da famiglie bene, della buona borghesia brianzola.

Da.Cr.