
Nel 2018 lo sportello monzese è entrato a fare parte di Monza.con, un accordo di collaborazione per mettere in rete...
Nel 2018 lo sportello monzese è entrato a fare parte di Monza.con, un accordo di collaborazione per mettere in rete gli interventi a favore di persone in situazione di marginalità e di povertà e favorire forme di inclusione. All’intesa, della quale il Comune di Monza è ente capofila, oltre a loro prendono parte, tra gli altri, la Caritas Decanale, i City Angels, i Frati Francescani, la Croce Rossa e la San Vincenzo de Paoli.
Nel 2024 le persone senza fissa dimora rilevate dai Servizi sociali, nell’ambito che comprende Monza, Brugherio e Villasanta, sono state 194 intercettate dall’Unità di Strada, 120 accolte all’asilo notturno e 38 ospiti dello Spazio 37. Sono per il 92% uomini. Il 43% ha tra 18 e 30 anni, il 50% tra 31 e 65 anni e il 7% è over 65. Il 65% è italiano e i restanti sono originari di Africa, Est Europa e Sudamerica.
I punti caldi dove gli invisibili stazionano sono piazza Cambiaghi, i giardini del Nei e della Villa Reale, lo scalo ferroviario, vicino ai supermercati di via Lecco e via Marsala, lungo il canale Villoresi e in alcuni parcheggi. Il 70% dei senza dimora ha dipendenze e il 30% soffre di disagio psichico. L’anno scorso in 158 hanno ottenuto accoglienza notturna, 50 assistenza medica, 350 i 3.500 pasti somministrati dalle mense, 360 hanno usufruito delle 3.000 docce, 76 dell’orientamento ai servizi sociali e 25 dell’aggancio a servizi di cura specialistici.
"All’asilo notturno di via Raiberti ci sono 36 posti più 4 per le emergenze, mentre il dormitorio di Spazio 37, sorto nella palazzina degli ex uffici Tpm in via Borgazzi per l’emergenza freddo ma che dal 2022 offre l’apertura continuativa, c’erano 27 posti, passati a 38 nel 2024 - spiega l’assessore a Welfare e Salute del Comune di Monza, Egidio Riva -. Entro fine anno andrà in porto un progetto con un milione di finanziamenti del Pnrr per una nuova struttura per Spazio 37 poco più avanti con la stessa capienza, ma anche un servizio diurno in collaborazione con le associazioni. Dal 2022 esiste in via Raiberti Spazio Anna, un servizio disponibile 3 mattine alla settimana, gestito dalla San Vincenzo con i fondi del Comune, che ha investito 2 milioni di euro a favore degli emarginati".
"Su finanziamento regionale esiste poi Rete di Ulisse che prevede interventi di prevenzione e screening per chi soffre di dipendenze - continua l’assessore -, mentre in via XX Settembre è stato aperto un Punto Salute che garantisce medici di base anche per chi non ha la residenza. Infine stiamo concludendo una coprogettazione sulla grave marginalità con un tavolo partecipato tra enti del terzo settore e associazioni per trovare insieme le migliori soluzioni".
S.T.