
La cripta della chiesa di Santo Stefano a Vimercate custodisce un affresco prezioso diventato tappa di una mostra diffusa: un volto di Cristo su stoffa mostrato dalla pia donna che l’asciugò durante la Passione
Fa tappa a Vimercate VeLo, “La Veronica e la Lombardia“, la mostra diffusa del Volto Ritrovato che in occasione del Giubileo punta a far conoscere a un pubblico di tutte le età le chiese che custodiscono tracce delle antiche raffigurazioni della Veronica romana, la reliquia medievale in San Pietro.
Fra i gioielli, c’è anche la parrocchiale della città dedicata a Santo Stefano. Appuntamento a domani anche con VeloRoute, il cammino che permetterà di conoscere l’opera. "Un’occasione privilegiata per approfondire il legame tra il nostro territorio e la reliquia vista e raccontata da Dante, Petrarca e molti altri. È in Lombardia, infatti, la più antica raffigurazione esistente di Santa Veronica con il velo", raccontano gli organizzatori. La mostra è diffusa: i visitatori, moderni pellegrini, potranno scoprire splendidi itinerari regionali al di fuori delle mete più note.
Ad ogni opera è dedicato un approfondimento storico e artistico e questa volta protagonista è la Brianza. Scoprire i borghi che custodiscono le tracce della santa diventa così un’occasione preziosa per ritrovare la tradizione dei pellegrinaggi medievali. In area ambrosiana, il culto di Veronica compare già nei calendari del XII secolo, e sono lombarde le rarissime chiese a lei dedicate.
La mostra coinvolge 20 località ciascuna con la propria storia e il proprio patrimonio, ai visitatori la libertà di costruire il proprio itinerario. Le pagine social dedicate all’esposizione rappresenteranno il diario di viaggio condiviso in cui raccontare le proprie esperienze, scambiarsi impressioni e suggerire tappe imperdibili. La mostra propone anche un contest fotografico come intreccio di sguardi e momenti dei pellegrini 2.0. In Santo Stefano la Veronica con il velo tra un Santo cavaliere e San Cristoforo è un affresco del 1520 e si trova nella cripta della Collegiata alla quale si accede attraverso una scala dalla sacrestia. Le prime citazioni della chiesa risalgono all’ottavo secolo, ma l’edificio attuale risale al 900 dopo Cristo.
Il dipinto devozionale perso nei secoli è riemerso durante l’importante campagna di restauri del 2002. Un volto di Cristo su stoffa mostrato dalla pia donna che l’asciugò durante la Passione.