Per conoscere più da vicino i segreti del giornalismo, gli alunni del “Dante’s News” hanno incontrato Marcello Fumagalli.
Da quanti anni fa il giornalista? "Ormai da più di vent’anni".
Quante persone collaborano con lei? "Numerosi collaboratori e inviati".
Quali sono le luci e le ombre di questo mestiere? "Il punto di forza principale di questo mestiere è la possibilità di incontrare persone con cui ci si confronta e si entra in relazione. Sforzarsi di capire, che è un esercizio non sempre semplice, per poter raccontare da dentro i fatti sviluppando il “fiuto per la notizia” che è la caratteristica vera di chi fa questo lavoro. Ogni giorno, però, si scoprono e si imparano cose nuove ed è molto bello poter stimolare sempre la curiosità di chi legge. Le ombre riguardano un’amara constatazione: si legge meno, per cui il nostro lavoro si è modificato con il tempo, il web svolge sempre di più un ruolo di primo piano, in particolare l’avvento dei social è stato determinante, e si perde la bellezza del contatto diretto con la carta".
Un buon giornalista come può attirare e incuriosire il lettore? "Per attirare il lettore, bisogna usare titoli accattivanti e le prime righe del pezzo devono essere un invito ad approfondire la notizia. Solo così si può suscitare la curiosità di chi legge".