ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Cura del verde, 7 milioni in 4 anni. Ogni albero ha il proprio cartellino

Appalto potenziato, ogni 12 mesi vengono eseguiti 600 controlli visivi e strumentali, oltre a 1.200 potature. Assegnato alle singole piante un indice di rischio per calibrare gli interventi nelle oltre 110 aree comunali.

Il nuovo appalto del verde punta a una gestione a ridotto impatto ambientale con l’obiettivo di stimolare la biodiversità e minimizzare i rischi

Il nuovo appalto del verde punta a una gestione a ridotto impatto ambientale con l’obiettivo di stimolare la biodiversità e minimizzare i rischi

Novità per l’appalto di gestione del verde pubblico a Monza. Da qualche giorno è stata approvata dal Comune la concessione di un subappalto alla società Fepi Scrl per l’apertura e chiusura dei cancelli di parchi e giardini pubblici, ulteriore tassello per garantire un livello di efficienza alto sulla gestione delle aree verdi per la città.

La rivoluzione, insomma, continua. E questo dopo la partenza, l’1 luglio 2023, del nuovo appalto del verde assegnato per il 70% a Cs&L Consorzio, per il 27% alla cooperativa sociale Demetra, e per il 3% a Demetra Specialist, nato con l’obiettivo di introdurre "un nuovo modello che sappia coniugare qualità urbana, sostenibilità ambientale, valorizzazione del paesaggio e ottimizzazione delle risorse economiche pubbliche".

Da allora si è puntato a una gestione a ridotto impatto ambientale con l’obiettivo di stimolare la biodiversità e prevenire situazioni di pericolo, soprattutto alla luce degli enormi danni ambientali scaturiti dagli eventi climatici avversi degli ultimi anni, in particolare dai nubifragi del luglio ’23. L’appalto, dalla durata di 4 anni, rinnovabili per altri 4, ha comportato un investimento di più di 7 milioni di euro, ed è basato sui principi della gestione differenziata (con differenti livelli di manutenzione, più o meno intensivi, in funzione di tipologia, ubicazione, dimensioni e destinazioni d’uso delle aree) e informatizzata. In città attualmente ci sono 20mila alberi adulti e altri 9mila di recente piantumazione: esemplari censiti in un archivio informatico per genere, specie, età, dimensioni, stato vegetativo ed eventuali difetti.

Grazie a questo database ogni anno vengono eseguiti 600 controlli sia visivi sia strumentali per verificare la staticità della pianta, a cui si aggiungono circa 1.200 potature che avvengono prevalentemente per interferenze con punti luce, viabilità, impianti o edifici privati, mentre solo una parte è legata alla sicurezza. L’appalto vigente prevede un budget superiore rispetto a prima del 2023 di 1,6 milioni all’anno, che permette di migliorare cura e gestione dell’intero patrimonio.

Tra le tante novità, un monitoraggio annuale di tutte le piante, con assegnazione a ogni alberatura di un indice di rischio per meglio pianificare e calibrare gli interventi nelle oltre 110 aree verdi comunali, bagnature di soccorso raddoppiate e annaffiature extra in caso di evidenti situazioni di emergenza e di bisogno.