LAURA BALLABIO
Cronaca

Varedo, crolla l’argine sotto la villetta: box in bilico sul fiume Seveso

Cedimento in via Marconi dove i residenti avevano segnalato il rischio

Isidoro Digioia mostra la zona del crollo (Brianza)

Varedo, 8 gennaio 2018 - Crolla una parte di argine sul Seveso, paura per due famiglie. È stato un forte tonfo, udito durante la notte, a cavallo tra sabato e domenica, a svegliare i residenti di via Marconi. Una parte (circa 6 metri) del muro di contenimento che sosteneva il cortile dell’abitazione, unico accesso ai box su retro, è crollata finendo all’interno del letto del fiume. La villetta a due piani che si affaccia sul fiume Seveso è abitata da due famiglie che non sono state, fortunatamente, coinvolte nel crollo. Il cedimento dell’argine ha interessato il cortile e gran parte dell’area esterna della casa a due piani. Sul posto, ieri mattina sono interventi i carabinieri, i vigili del fuoco e anche il primo cittadino di Varedo, Filippo Vergani.

«È dal mese di giugno che vado in Comune per segnalare che la pavimentazione del cortile aveva cominciato a sprofondare. Ho parlato con tutti ma nessuno ha fatto niente. Nei giorni scorsi mi ero deciso a rivolgermi a un avvocato per far intervenire qualcuno ma stanotte è arrivato il crollo prima che io potessi intraprendere qualsiasi azione», ha spiegato Isidoro Digioia, residente dell’abitazione interessata dal crollo. La villetta è proprio di fronte al vecchio depuratore. Quando piove forte lo scarico delle acque dell’impianto vengono aperte e si convogliano nel fiume Seveso. Una della possibili cause del crollo è proprio da ricercare nello scarico dell’impianto che potrebbe aver scavato sotto l’argine, minandone la stabilità e facendo crollare il muro che sostiene il giardino dell’abitazione. Nelle scorse ore, i Vigili del fuoco non hanno potuto far altro che transennare e delimitare con il nastro bianco e rosso l’area esterna della residenza.

«Abito qui da quattro anni e quando mi sono trasferito ho speso oltre 6mila euro per far ripulire l’argine: era in stato di abbandono, era un disastro, come il resto dell’argine, ancora adesso, subito prima e subito dopo la mia proprietà», ha continuato Digioia. Ora la situazione dovrà essere messa in sicurezza il prima possibile. «Oggi saremo in Comune incontreremo con l’architetto – hanno spiegato i residenti di via Marconi –. Speriamo in un intervento veloce». In particolare per la parte di muro e le pesanti lastre di cemento che sono all’interno del letto del fiume ai piedi dell’argine. In caso di piogge forti (il Seveso è basso in questi giorni) con l’alzarsi del livello delle acque, i detriti rimasti potrebbero creare ulteriori guai.