
L’annuncio dell’assessore Oscar Bonafè
Lavori al via a breve, entro l’inizio dell’estate, per concludersi poi nel giro di 6 mesi, così da poter attivare il servizio già a inizio 2026. Dopo 15 anni d’attesa Lissone ritroverà la psichiatria: il Comune ha affidato gli interventi di ristrutturazione del secondo piano della palazzina ex Montana di via don Minzoni, edificio che già da tempo ospita i servizi di Asst Brianza. Lì troveranno posto anche in nuovi ambulatori psichiatrici per l’assistenza sul territorio. Le opere sono state assegnate a una ditta di Tradate, che offrendo uno sconto di quasi il 17% sull’importo a base della gara d’appalto ha battuto la concorrenza di una cinquantina di altre imprese. La conferma è arrivata, in consiglio comunale, dall’assessore ai Lavori pubblici Oscar Bonafè, che ha comunicato "l’aggiudicazione dell’appalto per il nuovo Cps in via don Minzoni". "Stiamo rispettando la tempistica stabilita - ha spiegato Bonafè -, l’accordo (sottoscritto nel 2024, ndr) prevedeva 18 mesi di tempo per fare tutto e siamo in quella linea: pensiamo che prima dell’estate inizieranno i lavori, che da programma dureranno 6 mesi". Un altro passo in avanti per il ritorno in città del Cps, il Centro psicosociale che manca a Lissone dal 2010: allora il presidio era stato trasferito nelle altre due strutture di Carate e Besana, dopo che la sede lissonese non era stata più utilizzabile. La decisione di riattivare gli ambulatori psichiatrici, inserendoli all’interno della palazzina di via don Minzoni, era stata annunciata da Comune, Asst e Ambito di Carate lo scorso anno. Per poter ospitare il servizio, però, gli spazi individuati necessitano di consistenti opere di sistemazione: da qui il cantiere presto al via, che dovrà riqualificare dal punto di vista edilizio i locali destinati alla psichiatria, con un investimento complessivo di 450mila euro, costo di cui si è fatto carico il municipio.
Ad accogliere gli ambulatori sarà il secondo e ultimo piano della palazzina ex Montana, che già vede al piano rialzato e al primo piano consultorio, ambulatori vaccinali, l’ufficio scelta e revoca dei medici di famiglia e altri servizi. I lavori dovranno realizzare pavimentazione, controsoffitti, tavolati divisori per creare gli ambulatori, gli spazi di servizio, la sala d’attesa. Previsti poi interventi sugli impianti idrico-sanitario, elettrico e di riscaldamento e raffrescamento. Per garantire un accesso indipendente e riservato ai pazienti della psichiatria sarà creato ex novo un ascensore, che dalla piazza accanto all’edificio condurrà al secondo piano.
Fabio Luongo