GABRIELE BASSANI
Cronaca

La consulente di Papa Francesco: “La Chiesa Cattolica pronta ad aprirsi alle donne"

Valentina Rotondi, professoressa universitaria, chiamata al tavolo di lavoro con il pontefice e nove cardinali

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Cogliate (Monza e Brianza), 13 luglio 2024 – Metti una mattinata attorno ad un tavolo di lavoro con il Papa e nove cardinali suoi fidati consiglieri, a discutere sul futuro della Chiesa: un’esperienza unica che poche persone al mondo possono raccontare. Tra queste c’è Valentina Rotondi, di Cogliate, professoressa alla Supsi (la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana) di Lugano e ricercatrice del Dipartimento di Sociologia e il Nuffield College dell’Università di Oxford e al centro NeuroMI dell’Università Bicocca di Milano. È tra le donne con cui in questi mesi si sta confrontando Papa Francesco sul tema della maggiore apertura della Chiesa al genere femminile o, per usare le parole dello stesso pontefice, per "smaschilizzare la Chiesa". Valentina è stata ascoltata da Papa Francesco e dal “C9“, ovvero il gruppo ristretto di 9 cardinali che affiancano il pontefice nelle decisioni più importanti sul futuro della Chiesa. Oltre a lei all’incontro in Vaticano c’erano suor Linda Pocher, docente di teologia alla Pontificia Facoltà Auxilium e Donata Horak, docente di Diritto Canonico presso lo Studio Teologico Alberoni di Piacenza, affiliato alla Pontificia Università Angelicum. 

Un’immagine meno idealizzata del mondo femminile

Durante l’incontro, ogni relatrice ha potuto esporre le sue ricerche per circa 45 minuti. "Io ho esposto alcuni degli argomenti di ricerca, dei dati e degli esperimenti di cui mi occupo ogni giorno per lavoro, evidenziando le tante discriminazioni che ancora colpiscono le donne nel mondo, insieme ai progressi che sono stati fatti, concentrandomi soprattutto sulla necessità di un’immagine della donna meno idealizzata, ma al contrario valorizzata in ogni suo aspetto: la femminilità, l’essere mamma, lavoratrice. Una specie di elogio della fragilità e di un’immagine più vicina alla realtà". Un confronto che certamente ha lasciato il segno. “È stata un’emozione forte, un appuntamento organizzato da tempo ma del quale non avevo parlato con nessuno prima" racconta Valentina, unica economista del gruppo ristretto di donne che nell’arco dell’anno si confronterà con il Papa su questo tema. "Prima di questo incontro mi sono sentita spesso inadeguata, mentre la sensazione più bella che ho avuto è stata quella dell’accoglienza e di un ascolto attento e interessato del Papa e dei cardinali, in un clima assolutamente informale" racconta ancora emozionata. Con lei in Vaticano c’era anche Gregorio, l’ultimo dei suo tre figli, di appena tre mesi e, nel ruolo di improvvisato baby sitter, in una sala accanto, anche di suo cognato, don Alessandro Lucini, sacerdote cogliatese, perché il marito è stato bloccato a casa all’ultimo da un malessere degli altri due bambini piccoli. "Ad un certo punto Papa Francesco, mi ha chiesto di fargli vedere il suo ‘nipotino’ (lo ha chiamato proprio così) e quando è entrato insieme allo zio Alessandro, si è messo a ridere vedendo un così insolito baby sitter prete". "Di questa esperienza incredibile mi resta soprattutto una grande speranza sulla capacità della Chiesa di rinnovarsi anche aprendosi alle donne e poi la confermata sensazione della necessità di intervenire con urgenza e un forte senso di responsabilità in questo percorso".