
Piazza Trento e Trieste si sta rifacendo il look. Monumento ai caduti da preservare da vandali, spacciatori e imbrattatori. Per questo la Giunta, con la Soprintendenza ai beni culturali, sta studiando la soluzione migliore. Tra novembre e febbraio è il periodo più adatto per la piantumazione della nuova siepe di bosso, bassa ma profonda che lo proteggerà; sul terreno una pacciamatura di legno, per evitare la crescita di erbacce e ripiantumazione dell’erba. Il risultato sarà una cordonatura perimetrale che accompagnerà la salita sulle scale. "Sarà possibile sedersi sui gradini - anticipa il sindaco Paolo Pilotto - fino alla sommità della scala, ma non andare oltre. Metteremo una catenella leggera che delimiti l’accesso e stiamo pensando a un cartello che ricordi che si tratta di un luogo a perenne memoria di coloro che si sono sacrificati per la patria". Il monumento è stato nel tempo luogo di scorribande, ubriachi che lasciavano bottiglie edi spaccio. Per preservarlo sono state messe transenne provvisorie e subito lo stato dell’erba, non più calpestata, è migliorato. Migliorata anche l’illuminazione, con quattro fari (due sul liceo Zucchi e due sulle case ottocentesche). Quanto al municipio sono state rimosse le pericolose transenne di lamiera e sono partiti i lavori per il rifacimento della parte in ceppo delle quattro facciate. "L’ipotesi per il prossimo anno - dice il sindaco - è di completare l’illuminazione installata sui marcapiani dei palazzi ottocenteschi, estendendola a piazza Carducci e Largo 4 Novembre, creando un’unica grande piazza".
C.B.