
di Dario Crippa
Aveva sferrato un calcio a un dirigente che gli chiedeva di smettere di litigare sugli spalti di una partita di calcio fra bambini di 9 anni. Ma la vittima, un uomo di 44 anni, ci aveva rimesso un rene. Un caso incredibile, di cui ancora si discute. L’ultima notizia è che l’altro giorno il Questore di Monza ha emesso un Daspo di 5 anni nei confronti dell’aggressore, un papà ultrà di 48 anni di Muggiò.
Riavvolgiamo il nastro. è il 18 giugno scorso, sul campetto dell’oratorio Sant’Ambrogio di Seregno giocano i bambini. C’è una sfida fra i padroni di casa dell’ASD Polis SGP II Seregno e gli ospiti dei Lions San Carlo valida per il Torneo POLIS CUP, campionato under 9, all’Oratorio Sant’Ambrogio di Seregno.
Come ricostruito a tempo record dai carabinieri e poi anche dalla Divisione Anticrimine della Questura di polizia di Monza, durante la partita, valevole per un trofeo CSI tra le due squadre di giovanissimi calciatori di età “under 9“, erano iniziate delle scaramucce verbali tra alcuni spettatori, peraltro familiari degli stessi baby giocatori, ed in quell’occasione una persona era passata alle vie di fatto con alcuni tifosi della squadra locale. Al fine di evitare che la situazione degenerasse il dirigente calcistico della squadra di casa ASD Polis SGP, di 44 anni, era intervenuto per calmare gli animi ma era stato colpito alle spalle da un forte calcio al fianco sinistro che lo aveva fatto cadere a terra, dolorante. Immediatamente la partita era stata sospesa e i giovanissimi calciatori erano stati fatti allontanare dal campo, in lacrime, visibilmente scossi e impauriti per quanto era appena accaduto sotto i loro occhi. Lo stesso dirigente calcistico colpito, una volta giunto negli spogliatoi, aveva cercato di minimizzare l’episodio, tentando di tranquillizzare e rasserenare i ragazzini. Trascorsa circa un’ora si era però accasciato perdendo i sensi per alcuni secondi, tanto da fare intervenire una autoambulanza del 118 che lo aveva trasportato all’ospedale di Desio, dove era stato sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza, con l’asportazione del rene sinistro. Accertata la gravità fatti, tra l’altro avvenuti in un contesto che si proponeva di riunire numerose famiglie in una giornata all’insegna dello sport, il Questore Marco Odorisio ha adottato il provvedimento di Daspo, divieto di accesso alle manifestazioni sportive, per 5 anni a carico dell’autore della violenta aggressione, valido sul Territorio Nazionale e negli Stati membri dell’Unione Europea, nonché per tutti gli incontri calcistici che saranno disputati dalla Nazionale Italiana all’estero.
L’uomo dovrà inoltre rispondere per i reati di lesioni personali gravissime e rissa. Perché dopo due giorni di indagine, con il ferito in terapia intensiva, i carabinieri lo aveva identificato: un 48enne incensurato residente a Muggiò.
Era apparso subito distrutto Marco Villa, presidente della polisportiva San Giovanni Paolo II, che nel suo ruolo ha sempre svolto un costante lavoro educativo, contribuendo non solo a diffondere i valori dello sport, ma anche alla crescita di tanti bambini.
Il sindaco Alberto Rossi, a sua volta allibito, aveva deciso di prendere carta e penna per scrivere una lettera alla polisportiva San Giovanni Paolo II: lo scopo era quello di dimostrare vicinanza, ma anche apprezzamento per l’attività fin qui svolta. Parole di conforto anche per la vittima dell’aggressione e per la sua famiglia. Lo stesso sentimento, tuttavia, aveva subito animato anche la città di Muggiò.
Anche il presidente della squadra di calcio locale aveva fin da subito condannato il gesto violento e si era mostrato più che mai affranto per quanto accaduto all’oratorio a causa dell’iniziativa di un genitore.