
Il muro della palazzina investito da pezzi del convoglio
Carnate (Monza e Brianza), 22 agosto 2020 - "Guardate che disastro", dice Fulvia Ravasi mentre mostra la breccia aperta nel palazzo di famiglia dalle ruote di uno dei vagoni del treno fantasma deragliato il 19 agosto. Se la carrozza avesse avuto un’inclinazione di mezzo metro in più avrebbe portato via tutta la parte dell’edificio di due piani parallela alle ferrovia e due appartamenti dove vivono delle persone anziane. Compreso quello dove vive la mamma della signora Fulvia: "meno male che c’era il nostro muro di cinta e il divisorio della ferrovia in cemento armato che è stato stappato via ma ha attutito il colpo. Altrimenti non so come sarebbe andata a finire. Quello che conta è che ho potuto riabbracciare mia figlia Martina e la mamma che erano in casa". Mercoledì, il giorno del disastro, lei era al mare in Liguria con il marito.
"La prima vacanza che mi concedo dopo tanti anni. Martina era rimasta a curare la nonna. A mezzogiorno mi ha chiamata spaventatissima e sono subito rientrata. Addio vacanza". Il treno ha aperto uno squarcio di due metri per uno tra il piano terra e il piano interrato. Nel condominio di 2 piani abitano 6 famiglie. Al piano terra, nei locali sotto i portici, pochi giorni fa si è insediato un ambulatorio medico: la dottoressa Paola Cosso stava visitando un paziente al momento dell’incidente. I danni sono importanti. Li sta quantificando un perito che dovrà fare le prove di tenuta statica, controllare solette e fondamenta. "La perizia di parte, ha detto il mio avvocato, è necessaria per avviare la pratica di risarcimento", spiega la donna. Il problema sarà poi capire se dovrà pagare Rete ferroviaria italiana, il gestore della rete su cui si muovono i treni italiani, o Trenord a cui appartiene il treno che ha viaggiato da solo da Paderno a Carnate, dove è stato fatto deragliare a 80, forse 100 chilometri all’ora.
In giro con Fulvia Ravasi nel quartiere stazione c’è il senatore della Lega Emanuele Pellegrini che è anche capogruppo di opposizione nel consiglio comunale di Carnate: "Mercoledì stavo andando in Romagna dalla mia famiglia ma sono tornato indietro per rendermi utile". Martina, la figlia di Fulvia è sconvolta "ho sentito un boato e tremare tutto. Mi sono detta: non può essere un bombardamento e neppure il terremoto. Sarà un treno. Mi sono affacciata alla finestra e ho visto i 3 vagoni rovesciati. Sono corsa giù in cortile dal nostro cane, un bellissimo Labrador. Nemmeno si muoveva tanto era spaventato". E Fiorello Lambertini racconta: "Abbiamo sentito come uno botto tremendo e si è levata tanta polvere. Ero in casa che lavorano al computer in smart working. Ho lasciato tutto e sono corso fuori. Il muso del vagone era a 50 metri dalla nostra villetta".