REDAZIONE MONZA BRIANZA

Dagli scavi clandestini al mercato sul web, in campo i Monuments Men di Monza: “Salvati oltre 5mila beni”

II carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale presentano il bilancio. Indagini sui siti di e-commerce, ma anche sopralluoghi a mostre e musei

La restituzione dell’antico testo farmaceutico, al centro il maggiore Michele Minetti

La restituzione dell’antico testo farmaceutico, al centro il maggiore Michele Minetti

Monza – Li chiamano i Monuments Men di Monza, gli Indiana Jones dell’Arte, e il loro lavoro è proprio questo: recuperare tesori perduti e opere d’arte rubate o falsificate, trafugate e messe sul mercato illecito. Sono i carabinieri del Nucleo Tpc, Tutela patrimonio culturale di Monza. Una ventina di uomini che dalla loro sede accanto alla Villa Reale danno la caccia a questo immenso patrimonio artistico. Fra loro ci sono uomini esperti in storia dell’arte, teologia, tecniche investigative avanzate e anche lo scorso anno, con il supporto del Reparto Operativo nazionale per le attività investigative più complesse e dell’Ufficio Comando per la consultazione della Banca dati di opere da ricercare più antica ed estesa al mondo (oltre 1.300.000 file), hanno denunciato 88 persone, 33 per ricettazione, 23 per furto, 18 per scavo clandestino, 15 per contraffazione di opere d’arte, 2 per illecita esportazione di beni culturali, 4 per danneggiamento, 9 per reati in danno del paesaggio. Nel corso delle operazioni sono stati sottoposti a sequestro oltre 5mila oggetti o reperti: 2.131 beni antiquariali, archivistici e librari, oltre 2.722 beni archeologici e 376 reperti paleontologici.

L’attività repressiva, però, è solo uno degli strumenti per garantire la tutela del patrimonio culturale della Lombardia, che viene assicurata anche e soprattutto grazie a controlli preventivi di cui sono testimonianza i 6 sopralluoghi per l’accertamento dello stato di sicurezza di musei/biblioteche/archivi, le 45 ispezioni alle aree archeologiche, le 135 verifiche su aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali e, in particolare, i 222 accertamenti amministrativi presso esercizi antiquariali e commerciali di settore, circa due ogni tre giorni. All’attività di controllo del mercato, si affianca ormai da anni la sorveglianza del commercio on-line, attraverso la verifica dei siti web di case d’asta e gallerie d’arte, ma anche dei più comuni siti di e-commerce monitorando gli scambi diretti, sempre più frequenti, fra privati.

Complessivamente, sono stati 2.036 i beni culturali sottoposti ad accertamento fotografico, attraverso la comparazione con le immagini e le informazioni contenute in “LEONARDO”, la banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti più antica e vasta del mondo, “ormai strumento investigativo imprescindibile per la tutela del nostro immenso patrimonio culturale” fa notare il Comandante di Monza, il maggiore Michele Minetti. “Oltre all’indubbio impegno e alla elevata professionalità del personale specializzato, questi importanti risultati sono anche frutto della stretta collaborazione con gli altri reparti dell’Arma territoriale, con i funzionari delle Soprintendenze, le Diocesi, nonché con gli Archivi e le Fondazioni degli artisti, presenti in gran numero sul territorio di competenza”.

E non finisce qui. “Ulteriore strumento per contribuire alla tutela del patrimonio culturale è quello di sviluppare una maggiore consapevolezza del valore dell’arte, attraverso una costante opera di sensibilizzazione della cittadinanza, a cominciare dalle giovani generazioni”. è in questa ottica che i militari del Nucleo Tpc di Monza anche lo scorso anno hanno tenuto incontri con gli studenti delle scuole superiori lombarde che lo hanno richiesto, nell’ambito della formazione della “Cultura della legalità”, sottolineando costantemente come il patrimonio storico artistico sia espressivo della nostra identità. È proseguita la collaborazione con prestigiose università del territorio (Statale, Cattolica e Bocconi a Milano, Statale a Bergamo e Pavia), nelle quali vengono tenuti seminari sulla tutela del patrimonio culturale agli studenti di corsi di laurea e master in materie di settore. Inoltre, il Nucleo Tpc ha preso parte come ospite a numerosi gli eventi pubblici e convegni.