
Viaggio a Muggiò
Muggiò (Monza e Brianza) – Una cittadina che unisce tradizione e modernità, offrendo ai suoi abitanti un ambiente vivace e ricco di storia. Percorrendo oggi le vie di Muggiò, è difficile pensare che abbia origine contadina. Le mappe sette-ottocentesche restituiscono l’immagine di un borgo le cui abitazioni erano concentrate in quello che è il centro storico, mentre tutto intorno si sviluppavano campi agricoli e poche cascine. Nel dopoguerra il via all’espansione: le piccole attività industriali che si sviluppano in paese insieme alle possibilità di lavoro offerte dalle fabbriche in Milano e Sesto San Giovanni trasformano rapidamente l’economia locale. Così come proprio a Muggiò nel 1948 Regolo Fossati fondò la Star. Eppure, girando per le vie della città, è possibile ancora individuare le testimonianze del passato, risparmiate da degrado e demolizioni.
La vicinanza a Milano portò Muggiò nel Settecento, come molti paesi della Brianza, ad essere eletta quale luogo di villeggiatura della nobiltà milanese: furono le famiglie Casati e Isimbardi a legare il loro nome alla città lasciando pregevoli architetture di foggia neoclassica. “Uno dei punti di forza di Muggiò è il suo centro storico – raccontano alcune donne alle prese con la spesa nei piccoli negozi del centro ancora attivi – con edifici storici e piazze accoglienti che creano un’atmosfera di comunità. Il Parco di Villa Casati e altri spazi all’aperto permettono alle famiglie e ai giovani di trascorrere momenti di relax e socializzazione. Inoltre, Muggiò vanta una buona rete di servizi, scuole, negozi e strutture sportive, che rendono la vita quotidiana più comoda. La vicinanza a Monza e alle principali strade permette di spostarsi facilmente”. Di contro, una delle principali lamentele riguarda proprio la viabilità e il traffico: “Nelle ore di punta è difficile spostarsi in alcune zone della città. La mancanza di parcheggi sufficienti è un altro problema sentito, che crea disagio soprattutto nei quartieri più centrali”, dicono gli automobilisti.
Accanto alle architetture maestose restano le testimonianze della vita contadina: nel centro storico sono state risparmiate alle demolizioni alcune corti come la Curt di quaranta martir, la Curt nova e la Curt de Barus che conservano l’impianto della corte chiusa con portici e loggiati per l’essiccazione del granoturco e lo svolgimento delle attività quotidiane. Distribuite sul territorio, un tempo lontano dal centro ed immerse tra i campi, le cascine con una grande aia e gli spazi per il fienile: ne sono testimonianza Cascina Prati, Cascina Faipò e Cascina Santa Giuliana.
Da sempre definita la città “rossa“ della Brianza, Muggiò è una città solidale che ancor oggi vive la secolare tradizione legata al mondo della cooperazione sociale dai vari colori politici. Qui nel 1898 viene costituita una Società di Mutuo Soccorso per l’assistenza alla comunità agricola dell’epoca. Nel 1912 viene istituita una Società Cooperativa Popolare con trattoria, dapprima collocata in piazza Garibaldi, poi trasferitasi all’ombra del campanile nel 1921 e re-intitolata Cooperativa di Consumo Silvio Pellico, dal nome della via (già via per Cinisello) dove si trova tuttora. A queste, ispirandosi ai valori fondanti della cooperazione italiana per risolvere il problema casa, si aggiunge nel 1919 la Cooperativa Edificatrice di Muggiò, una realtà che oggi conta quasi cinquemila soci iscritti e mille case realizzate, delle quali trecento in affitto, oltre a negozi, magazzini e numerosi box.