
A dicembre 2023 due cedimenti dell’asfalto hanno imposto la chiusura delle corsie centrali di viale Campania
Procede nei tempi l’iter per il risanamento del grande collettore fognario di viale Campania a Monza, mentre sale l’attesa per la riapertura integrale dell’importante snodo viabilistico. Soprattutto dei residenti dei quartieri San Carlo, San Giuseppe e Triante, che tutte le mattine percorrono viale Campania per recarsi al lavoro in direzione di Sesto e Milano. Completato in estate il progetto esecutivo, a settembre verrà assegnata la gara d’appalto e partiranno i lavori. L’intervento, dal costo di 8 milioni a carico di BrianzAcque, dovrebbe concludersi entro 9 mesi, con la possibilità di un’anticipazione dei tempi previsti, grazie a un’organizzazione ottimizzata che potrebbe coinvolgere più squadre su diversi turni. L’opera affronta una situazione critica emersa a dicembre 2023, quando due crolli dell’asfalto, causati dall’usura della tubazione risalente agli anni ’30, hanno imposto la chiusura delle corsie centrali di viale Campania. Il cantiere, che si estende per 1,2 chilometri - dalla rotatoria di San Fruttuoso all’incrocio con via Borgazzi -, è un intervento strutturale di primaria importanza per la rete fognaria. Sarà portato avanti interamente all’interno del condotto fognario per evitare impatti sulla viabilità, che rimarrà invariata in entrambi i sensi di marcia. Man mano che i lavori avanzeranno, alcune porzioni di strada saranno gradualmente riaperte. La “riabilitazione manuale” del collettore sarà eseguita da maestranze specializzate. I lavori si articoleranno in più fasi: dapprima si provvederà alla rimozione dei depositi e alla pulizia delle superfici interne, poi si passerà alla riparazione di crepe e cavità con malte cementizie speciali, a cui seguirà il consolidamento strutturale di pareti, volta e fondo con malta e reti elettrosaldate. Infine, si procederà alla sigillatura e al ripristino degli allacci esistenti, garantendo un’infrastruttura più resistente e duratura.
Prima di approdare a questa scelta d’intervento, sono stati valutati da BrianzAcque pro e contro di varie alternative prendendo in considerazione diversi criteri, tra cui prestazioni idrauliche, impatto sulla viabilità, sicurezza dei lavoratori; costi e durabilità dell’intervento. La valutazione finale ha di fatto scartato l’ipotesi di posare una nuova condotta attraverso lo scavo a cielo aperto. I crolli registrati a fine 2023 hanno messo in luce l’urgenza di un intervento risolutivo, capace di prevenire ulteriori emergenze e garantire la sicurezza della rete idraulica.
Alessandro Salemi