
Mazze di ferro, bastoni di legno e di plastica, bottiglie, catene, fumogeni, bombe carta. Calci e pugni. Un pomeriggio di follia a Cesano Maderno quello di domenica scorsa. Per una partita di calcio di Seconda categoria: il derby fra la Polisportiva Molinello di Cesano Maderno e il Dal Pozzo, squadra della frazione di Ceriano Laghetto.
Un derby appunto, ma di Seconda categoria. Eppure un’ottantina di tifosi (anche se la Questura dice "una trentina"), molti a volto coperto, se le sono date di santa ragione, trattenuti a stento da carabinieri e polizia. Nessun ferito. Il servizio d’ordine predisposto dalla Questura ha evitato che gli scontri, iniziati mezz’ora prima della gara all’esterno del campo sportivo, portessero degenerare. Gli uomini della Digos (intervenuti con la Scientifica) stanno indagando. Via Po, sede del campo da calcio (la partita per la cronaca è finita 4-2) è stata alle fine chiusa al traffico dalle forze dell’ordine, presenti in gran numero già da prima della partita dato che la tensione stava crescendo già da giorni, con minacce fra i tifosi, tanto che era stato fatto chiesto dalla società di casa di disputare l’incontro a porte chiuse, incontrando però la resistenza degli ospiti.
"Crediamo nello sport, nei valori autentici che incarna, nei principi che trasmette alle nuove generazioni. Altri modi di intendere lo sport non ci appartengono, non sono mai appartenuti a Cesano Maderno e mai ci apparterranno. Non tolleriamo e condanniamo con fermezza, episodi di violenza e criminalità che nulla hanno a che vedere con la sana pratica sportiva".
Lo ha dichiarato il sindaco di Cesano Maderno, Gianpiero Bocca, in seguito agli episodi di inconcepibile violenza accaduti domenica scorsa causati all’esterno dell’impianto comunale di via Po. "Ringrazio le Forze dell’Ordine sia per la loro presenza che per il tempestivo intervento che ha consentito di ripristinare la normalità dopo attimi di autentica guerriglia, nonché per il lavoro quotidiano che svolgono sul territorio. Mi sono personalmente recato sul luogo degli incidenti e nella giornata successiva ho interloquito con il Questore di Monza che mi ha rassicurato sul fatto che saranno accertate le responsabilità ed applicate le sanzioni del caso: queste situazioni non possono essere tollerate, ma soprattutto non appartengono alla cultura della nostra comunità. Cesano Maderno è una città inclusiva, partecipativa, le nostre strutture sportive sono aperte e destinate ad una pratica sana, che guarda allo sport quale momento di sviluppo e crescita dei ragazzi, anche sociale e culturale. Sono affidate alle nostre società sportive che, storicamente, hanno sempre contribuito a trasmettere ed insegnare ai ragazzi il rispetto dei propri compagni di squadra e degli avversari, ad avere la sensibilità di supportare ed aiutare, a vincere insieme nell’ossequio delle regole, guardando alla sana competizione per alimentare la capacità di migliorarsi. Alle stesse società, in un’ottica di condivisione ed esaltazione della pratica sportiva, è affidato il delicato compito di coinvolgere gli appassionati ed i sostenitori, respingendo, però, frange violente e inappropriate". "Sono concetti basilari e fondamentali - ha aggiunto il sindaco - ed è per questo che non possiamo che dissociarci e condannare quanto accaduto. In questo senso sono certo di interpretare il sentimento di tutta la nostra comunità, incredula e sconcertata davanti ad episodi di violenza totalmente estranei allo sport e che mai troveranno spazio nella nostra città".