Monza, travolse e uccise il 22enne Chetra Sponsiello: “Stanco di lavorare in comunità, voglio tornare in carcere”

Il 38enne Filippo Di Benedetti stava scontando la propria pena con la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali

Chetra Sponsiello aveva 22 anni e viveva con la famiglia a Civate

Chetra Sponsiello aveva 22 anni e viveva con la famiglia a Civate

Besana Brianza (Monza e Brianza) –  I carabinieri della Stazione di Besana in Brianza hanno fatto scattare le manette ai danni di un 38enne brianzolo, pregiudicato per omicidio stradale, omissione di soccorso e vari reati contro la persona, il patrimonio nonché per evasione e per resistenza a pubblico ufficiale, il quale, stanco dei “lavori sociali”, ha chiesto di tornare in cella.

Ai servizi sociali in comunità

L’uomo, Filippo Di Benedetti, era collocato dal 21 novembre in una comunità brianzola dove stava scontando la propria pena con la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali in seguito a una condanna per omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso.

L’incidente nel 2019

Il tragico incidente risale al 2019, sulla Statale 36 direzione Milano dove, all’altezza dell’uscita Monza centro, morì Chetra Sponsiello, nuotatore provetto di 22 anni. Nella circostanza il giovane, residente a Civate nel Lecchese, era stato investito dopo che era sceso dall’auto dopo un tamponamento per verificare i danni al proprio mezzo. Morì poco dopo in ospedale. 

"Stanco di lavorare, meglio il carcere”

Ma i ritmi della comunità, secondo l’uomo, erano stati definiti troppo intensi: "Non ci lasciano respirare, meglio la cella che tutto quel lavoro”. Quindi ha pensato bene che in fondo era più confortevole scontare la pena in carcere anziché beneficiare dell’opportunità della vita in comunità.

Il 38enne torna in cella

L’alternativa al regime di restrizione carceraria o domiciliare, in omaggio alla funzione rieducativa della pena, mira a favorire, attraverso una minore compressione della libertà personale, il reinserimento sociale del condannato. I carabinieri pertanto lo hanno prelevato dalla comunità e trasferito nella casa circondariale di Monza dove sconterà la restante parte della pena.