Autodromo di Monza, Aci conferma: "Sottopassi e pista entro l’estate"

I lavori si faranno nonostante i tempi stretti: progetti assegnati, non possiamo fallire

Autodromo di Monza

Autodromo di Monza

Monza - Sottopassi e pista, assegnati i progetti. Ora è corsa contro il tempo per arrivare all’appalto dei lavori. Ma il presidente dell’Automobile club d’Italia Angelo Sticchi Damiani è categorico: "Abbiamo assunto impegni importanti per Monza che non ci consentono di derogare. E quindi "i lavori dovranno iniziare quanto prima e finire per i primi di giugno del prossimo anno al massimo". Sono mesi "delicati". Perché "se falliremo il rischio di perdere il Gran premio sarà molto alto". Va dritto al punto, il presidente. "I progetti e i finanziamenti ci sono da parte di Regione Lombardia e Governo, ma abbiamo paura della burocrazia perché sappiamo che ci muoviamo in un parco importantissimo come quello di Monza, dove naturalmente ci vuole estrema delicatezza e ci sono norme molto stringenti".

E gli interventi da fare sono faraonici. "Dobbiamo realizzare dei sottopassi più larghi di quelli esistenti per consentire la separazione dei flussi pedonali da quelli carrai – spiega Sticchi Damiani –: è un fatto di sicurezza e non è rinviabile. Una volta completato quel lotto dovremo riasfaltare completamente la pista e dobbiamo dare al nuovo asfalto della pista il tempo di maturare e di essere pronto per i test della Federazione internazionale" a inizio luglio. Morale della favola, incidenti diplomatici come quelli per la Fan Zone nell’ultimo Gp d’Italia non possono più scoppiare: "Probabilmente c’è stata qualche piccola responsabilità anche da parte nostra con dei peccati veniali – riconosce il presidente Aci –, ma abbiamo visto reazioni importanti e prese di posizione che ci preoccupano per il futuro. Quindi dobbiamo continuare a operare in assoluta sintonia con il Comune di Monza e garantire che le procedure possano essere inattaccabili anche dal punto di vista giudiziario".

Anche perché il numero uno della F1 Stefano Domenicali ha più volte ribadito il concetto che la storia non basta e Monza deve adeguarsi alla nuova Formula Uno, anche ammodernando l’impianto: "Ci aspettiamo quello che è stato concordato tra Aci e Formula 1 per migliorare l’impianto". Già quest’anno "siamo scesi a compromessi" accettando una Fan Zone ridotta: niente ruota panoramica, niente pista di kart e un pasticcio anche giudiziario che ha tenuto in sospeso fino all’ultimo il luna park dei motori sul prato del Roccolo. E allora non si può sbagliare ancora. Il futuro del circuito sono i lavori.

Necessari . Ovvero l’allargamento dei 5 sottopassi per dividere i mezzi dai tifosi a piedi e il rifacimento totale della pista per adeguarla agli standard internazionali. Ma servirebbero anche tribune più confortevoli e toilette decenti. Il problema non sono più i soldi: la legge di Bilancio prevede 20 milioni di euro (5 quest’anno, 15 nel 2023) per sostenere interventi sull’autodromo e ulteriori 5 milioni per ogni anno di contratto fino al 2025 per contribuire a pagare il fee alla Formula Uno. Questi ultimi 5 milioni statali hanno permesso così alla Regione di destinare le risorse già assegnate al circuito non più all’organizzazione del Gran premio, ma agli investimenti. E se prima i milioni erano 5, ora sono saliti a 8. Già da quest’anno e fino al 2025. Per i primi lavori – sottopassi e pista – ne servono 15. Per circa 6 mesi di lavori. La progettazione è assegnata. Sarà necessario tagliare la pista in 5 punti per inserire i nuovi sottopassi in cemento, poi arriverà il lavoro più delicato, ovvero la ripavimentazione della pista. Una volta stesi binder e tappetino, l’asfalto dovrà riposare un mese prima di poter girare con le auto.