MARCO GALVANI
Cronaca

Un emendamento pro Autodromo: la Lega chiede soldi al Governo

Il senatore Romeo si aspetta sostegno bipartisan affinché Monza abbia gli stessi aiuti di Imola

Il futuro dell’Autodromo di Monza

Monza -  «All’autodromo di Imola hanno dato soldi per il Gran premio, anche Monza li vuole. Non ci devono essere autodromi di serie A e circuiti di serie B". Massimiliano Romeo, capo dei senatori della Lega, è pronto a presentare un emendamento alla Legge di Bilancio che dovrebbe arrivare in aula a Palazzo Madama la prossima settimana. "Monza merita di essere rispettata, per questo avanzeremo richiesta di risorse congrue e rispettose dei bisogni del Paese per il centenario dell’autodromo del 2022 e per sostenere interventi di restauro e ammodernamento dell’impianto sportivo", anticipa il senatore monzese.

Sull’onda della mobilitazione e dell’impegno politico raccolto per ottenere i fondi per il prolungamento della metropolitana fino a Monza, Romeo si aspetta che "tutti i parlamentari brianzoli, ma anche lombardi – visto che stiamo parlando di un circuito che ricopre un ruolo importante per l’intera regione (e che produce un indotto stimato in circa 120 milioni di euro, ndr ) -, indipendentemente dal partito, sostengano questa richiesta. Perché serve l’aiuto di tutti". Ma "non parliamo di soldi che serviranno a pagare il contratto con la Formula Uno - mette i puntini Romeo -. Chiediamo fondi per un investimento sull’autodromo in grado di rilanciarlo nel futuro".

Aci Italia ha già un preventivo per i lavori necessari, dai nuovi sottopassi alle tribune. Il presidente della Federazione, Angelo Sticchi Damiani, ha presentato un conto da 100 milioni di euro. Un impegno faraonico. Che lui non è disposto a sostenere non essendo l’autodromo di proprietà dell’Aci. Il circuito è pubblico e per questo ha sempre chiesto l’intervento delle istituzioni e della politica. Che il futuro dell’autodromo di Monza sia ormai diventato solo una questione politica lo conferma anche l’ascesa di Imola e il sostegno ricevuto: il Gp sulle rive del Santerno costa ogni anno 20 milioni, 12 li mette il Governo, 5 la Regione Emilia-Romagna, 2 il consorzio Con.Ami e uno Aci. Per correre a Monza il fee da pagare a Formula One vale sempre una ventina di milioni a stagione, ma a parte i 5 milioni garantiti da Regione Lombardia, la differenza è tutta a carico dell’Automobile club d’Italia.

Morale: senza l’intervento di Aci – che nell’estate del 2019 è subentrata alla (sua) società Sias come gestore dell’autodromo con una nuova convenzione con il Consorzio Parco e Villa Reale – e la firma del rinnovo del contratto con la Formula Uno, Monza avrebbe rischiato il posto nel calendario del Mondiale. Oggi Monza e il suo autodromo hanno ancora bisogno di aiuto per cancellare i segni del tempo: "Chiediamo al Governo una cifra congrua, che sia rispettosa di tutti i provvedimenti che i cittadini si aspettano dalla Legge di Bilancio e di cui hanno bisogno a maggior ragione in un periodo difficile come questo".