STEFANIA TOTARO
Cronaca

All’asta con lo sconto. Immobiliare Villasanta. Ancora nessuna offerta

Deserto il procedimento di vendita giudiziaria dei beni della società

La società è stata posta in concordato preventivo Il prezzo per i beni era stato fissato in 4,5 milioni

La società è stata posta in concordato preventivo Il prezzo per i beni era stato fissato in 4,5 milioni

È andata ancora deserta, nonostante lo sconto di un milione, la vendita dei terreni dell’Immobiliare Villasanta. Nessuna offerta è stata presentata per l’asta giudiziaria fissata ieri degli ultimi beni in liquidazione della società posta dai giudici in concordato preventivo, già indetta nell’ottobre 2024, poi lo scorso gennaio. Ritenuto troppo alto il prezzo stimato di 5,6 milioni, con rilanci minimi da 50mila euro, per il lotto di beni da aggiudicare che sono "prevalentemente terreni e fabbricati fatiscenti da demolire oltre a 2 cabine Enel, compresi tra via Raffaello Sanzio (a nord), viale Monza (ad est) e via Enrico Mattei (a sud e nella parte centrale), con una superficie di circa 127mila metri quadrati". Ma anche quello di 4,5 milioni non ha trovato interessati. Di certo l’area, che sorge accanto a quella tristemente passata alla storia perché coinvolta la notte del 22 febbraio 2010 nel disastro Lombarda Petroli, non è facile da piazzare perché "una porzione di terreno è interessata da opere di bonifica da eseguirsi da parte di Regione Lombardia, che comportano oneri di cui si tiene conto nel prezzo di vendita".

Però nell’area, in cui "sono presenti 4 lotti già edificati di proprietà di terzi" per circa 20mila metri quadrati, "oltre a un distributore di carburante funzionante (di proprietà di terzi) in previsione di ristrutturazione con colonnine per il gas ed elettriche, manutenzioni, rifacimenti", non mancano le possibilità di trasformazione grazie a una "superficie ancora edificabile ex novo pari a quasi 40mila metri quadrati". La curatela di Immobiliare Villasanta, ancora in guerra di carte bollate con il Comune, aveva chiesto in vista dell’approvazione del Pgt che, attorno al distributore di carburanti, potessero sorgere un autolavaggio, un chiosco per bar-tavola calda, un deposito di autotreni con officina e gommista e persino un motel. Ma solo l’opzione motel è stata accolta: 1.500 metri quadrati su un’area di 12mila.