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Alessandro Pepè saluta Monza. Sarà procuratore capo a Verbania

Il procuratore Alessandro Pepè di Monza è stato proposto come capo della Procura di Verbania. Dopo 25 anni in Brianza, accetta la sfida con entusiasmo e rimane vicino a casa. La sua esperienza e voglia di cambiamento lo guidano verso nuove sfide nella magistratura.

Alessandro Pepè è anche uno scrittore È stato Premio Acqui con il giallo “Quattro soldi a Battimuro“

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Manca solo la ratifica del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura in autunno, ma la nomina dello storico pm monzese Alessandro Pepè a procuratore di Verbania è già stata proposta all’unanimità. Dopo un quarto di secolo lascerà Monza il sostituto procuratore originario di Rosarno, sbarcato in Brianza nel giugno del 2000. Entrato in magistratura nel ‘91, per 8 anni ha svolto l’incarico di giudice a Vercelli e poi a Lamezia Terme. È entrato poi a far parte della Procura di Monza, città che è diventata casa sua, tanto che non ha intenzione di traslocare definitivamente dopo la nomina a capo della Procura di Verbania. La pensione è ancora lontana e Pepè aveva voglia di cambiare. Tanto che aveva già accettato di svolgere un periodo come procuratore facente funzione a Lecco. "Mi sento ancora molto operativo – spiega il pm – e voglio mettermi a disposizione della magistratura dopo tanti anni in un ruolo diverso".

S.T.