
L’interrogazione è stata presentata dalla consigliera Martina Sassoli
È approdata in Consiglio regionale la delicata vicenda che riguarda Aias Monza, sezione dell’Associazione italiana assistenza agli spastici, punto di riferimento per centinaia di famiglie brianzole. La consigliera monzese Martina Sassoli (Lombardia Migliore) ha presentato un’interrogazione all’assessora alla Disabilità, Elena Lucchini, chiedendo chiarimenti sul commissariamento dell’associazione avvenuto il 29 luglio – con la nomina di due commissari straordinari provenienti da Roma e Palermo – dopo il provvedimento di revoca del presidente e lo scioglimento del consiglio direttivo. Aias Monza, nata oltre 50 anni fa, assiste quotidianamente circa 300 persone con disabilità, grazie a un’attività che si regge in gran parte su risorse pubbliche. Una missione che, sottolinea Sassoli, non può permettersi pause o incertezze: "È doveroso salvaguardare le prerogative dei soci e, soprattutto, garantire la continuità delle prestazioni assistenziali, evitando che tensioni interne all’associazione possano penalizzare le tante famiglie che ricevono assistenza da anni". In aula, l’assessora Lucchini ha chiarito che Regione Lombardia non dispone di poteri diretti di intervento nelle dinamiche interne di un ente privato. Tuttavia, ha garantito un costante monitoraggio del caso per tutelare gli utenti. Una posizione che Sassoli ha accolto con prudenza, ricordando però che Aias Monza, pur essendo un’associazione privata, opera grazie al sostegno economico del Servizio sanitario regionale: "Proprio per questo – rimarca – non può essere considerata una realtà come le altre. La sua funzione è di interesse pubblico e ogni difficoltà gestionale avrebbe un impatto diretto sulla collettività". Il legame fra l’associazione e la comunità brianzola è testimoniato anche dal supporto di benefattori privati.
Un anno fa, ad esempio, una cittadina ha donato l’uso gratuito di un esoscheletro, uno dei pochissimi disponibili in tutta la Lombardia, strumento di enorme valore riabilitativo per i pazienti. "Il lavoro svolto da Aias in questi 52 anni è stato insostituibile – prosegue Sassoli –. Oggi, però, il commissariamento rischia di compromettere credibilità e stabilità. Le istituzioni hanno il dovere di vigilare perché questo patrimonio non venga disperso". Nonostante la crisi interna, i servizi sono ripartiti regolarmente a settembre, ma resta l’incognita sul futuro. Da qui la richiesta, ribadita in Consiglio regionale, di un’attenzione costante affinché non si interrompa il sostegno a chi quotidianamente trova nell’associazione una risposta indispensabile.
Alessandro Salemi