
Martina, 26 anni e papà Andrea, 27 accanto alla piccola Adele, due anni che sta lottando contro una leucemia infantile al Policlinico San Matteo di Pavia
Limbiate (Monza e Brianza), 24 aprile 2025 – Adele cresce in fretta: ha già 22 mesi, è una bimba piena di energia coccolata da mamma Martina, 26 anni e papà Andrea, 27, che presto le daranno anche un fratellino. Tommaso infatti, scalpita nel pancione della mamma, perché ormai mancano un paio di settimane al massimo, forse meno: in casa i giovani genitori hanno già fatto spazio, tra poco sarà anche primavera. È il 3 marzo scorso, quando l’atmosfera felice di questa bella famiglia di Limbiate si interrompe bruscamente per fare spazio all’angoscia.
L’inizio di un incubo
“Ho visto delle strane macchie rosse sulle manine di Adele e l’ho portata subito all’ospedale di Garbagnate dove è nata”, racconta Martina, che assicura come fino a quel giorno Adele sia sempre stata benissimo, mai un problema, mai una febbre, mai un segnale preoccupante. “Le hanno fatto tutti gli esami, poi verso le sette di sera ci dicono di prepararci perché arriverà l’ambulanza che porterà la bambina al San Matteo di Pavia e che i medici là ci spiegheranno tutto. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di capire cosa stava succedendo”.
Il ricovero
Oggi Adele è ricoverata con una diagnosi di leucemia nel reparto di Oncoematologia infantile del San Matteo di Pavia, dove il 13 marzo è nato il fratellino Tommaso: “I medici mi avevano detto che non potevo stare in reparto al nono mese di gravidanza, troppo rischioso, quel giorno era la prima volta che andavo in ospedale per dare un po’ di sollievo al mio compagno e lì si sono rotte le acque. Subito in sala parto, poi ricovero, con il bimbo che resta per qualche giorno in terapia intensiva. Tutti e 4 in ospedale, tutti separati, sono stati giorni terribili”, ricorda mamma Martina. “Adesso Tommaso sta bene, Adele è al secondo ciclo di chemioterapia, ci hanno detto che il percorso sarà molto lungo e delicato”.
I conti che non tornano
Ora però, ci sono anche i problemi economici: la famiglia si reggeva sul solo stipendio di Andrea, che lavora come fattorino all’Ospedale Bassini, adesso ha ottenuto un congedo temporaneo retribuito all’80% e solo di benzina per i viaggi avanti e indietro a Pavia, i pasti fuori casa, il nuovo arrivato, le visite, le medicine, le spese aumentano. Per questo Martina ha lanciato una raccolta fondi attraverso la piattaforma online Gofundme.com. “Ogni giorno è una corsa contro il tempo, contro i soldi che finiscono, contro la paura che cresce”, prosegue Martina.
“Non sappiamo come fare”
“Non sappiamo come andremo avanti. Non sappiamo se ce la faremo. Non avremmo mai pensato di dover chiedere aiuto. Ma ora siamo qui, senza vergogna, perché l’amore per una figlia è più grande di qualsiasi orgoglio”. Le famiglie d’origine non possono fare di più, lei è venuta qui dalla provincia di Agrigento, lui vive da sempre a Limbiate ma i genitori ora sono separati e lontani.
“La nostra vita stravolta”
“Ho lavorato come commessa al centro commerciale fino alla gravidanza, speravo dopo la laurea di poter trovare un lavoro stabile, ma ora tutta la nostra vita è stravolta, i nostri programmi, le nostre aspettative. Tutto sì è rovesciato nel giro di poche ore e adesso in cima a tutto c’è la salute di Adele. Per fortuna però, grazie alla raccolta fondi siamo entrati in contatto con persone meravigliose che oltre a un aiuto economico ci danno molto sostegno morale e per questo vogliamo ringraziarle tanto”.
Oggi Martina deve fare la spola tra Limbiate con Tommaso e Pavia con Adele, dove resta il compagno e dove ogni giorno spera in buone notizie dai medici che tengono costantemente sotto controllo la piccola per capire se la terapia ha gli effetti sperati. “È dura, ma ci facciamo forza per lei”.