
"A 50 anni mi regalo l’Iron Man" Il super-atleta Massimo Messina ci riprova per la terza volta
di Andrea Ronchi
L’atleta e preparatore brianzolo Massimo Messina ha completato la terza gara Iron Man in carriera, a ben 14 anni di distanza dall’ultima. Lo ha fatto in Austria a Klagenfurt.
Come mai una nuova gara dopo così tanto tempo?
"Ci sono diversi fattori. Il primo la voglia di mettersi in gioco arrivato a 50 anni. Molte persone decidono di partecipare a queste gare per dare una svolta alla propria vita dopo delusioni amorose o di lavoro. Alcuni vanno a fare gare come la maratona di New York senza mai aver corso prima. Nel mio caso è stata solo la volontà di mettermi nuovamente alla prova".
Arrivare a completare una maratona può sembrare un’impresa titanica, portare a termine una gara Iron Man lo è all’ennesima potenza. In base a cosa si sceglie a quale prendere parte?
"Si sceglie la gara in funzione del percorso. Si dice che le più difficili siano Lanzarote e Nizza, per le due componenti più complesse, rispettivamente vento e salita. Oppure si può scegliere un percorso piatto, come quello di Cervia, per provare a superare il proprio record di tempo". Come mai ha scelto Klagenfurt?
"È una delle più antiche con un pubblico numeroso e competente. Inoltre si disputa in un contesto paesaggistico straordinario".
Le gare prevedono tre discipline: nuoto, bicicletta e corsa. Chi sono gli atleti che vi prendono parte?
"I partecipanti abitualmente arrivano da una delle tre discipline oppure sono atleti agonisti di altre discipline. La maggioranza è costituita da giovani allenati ma ci sono anche persone di una certa età, come me o addirittura più anziani".
L’Iron Man è una delle specialità del Triathlon che sono: Super Sprint, Sprint, Olimpico, Medio (o Mezzo Iron), Lungo e Super Lungo, (Iron Man). Si va dalla Super Sprint, che prevede 750 metri di nuoto, 20 chilometri in bici e 5 chilometri di corsa sino alla Iron Man con 3.800 metri di nuoto, 180 chilometri in bici e una maratona di 42,195 metri.
"L’Iron è devastante, bisogna prepararla molto bene sia dal punto di vista fisico che mentale prestando attenzione a non rivolgersi a preparatori improvvisati".
Il tracciato di Klagenfurt parte con la frazione di nuoto che avviene in uno splendido lago e si conclude in un canale. Quindi in bici su un percorso per lo più pianeggiante salvo tre dure salite tra i 140 e i 170 chilometri. Il tracciato della corsa si sviluppa per buona parte in paese su un terreno piano.
Quando è iniziata la preparazione e come si approccia la gara?
"La preparazione dura almeno un anno ed è molto diversa a seconda dell’età. Tutto deve essere studiato alla perfezione sia per l’allenamento fisico che nutrizionale. Lo studio è fondamentale. Si arriva un giorno prima per l’ambientamento e il ritiro del pacco gara. Sabato qualche bracciata e poi si pedala un po’ per scaricare. Entro le 15 si deve consegnare la bici e ritirare il pettorale. In gara si hanno tre pacchi: il primo viene utilizzato dopo il nuoto e contiene l’occorrente per la bici, il secondo è un cambio scarpe tra bici e corsa mentre il terzo ha un cambio completo perché si finisce sudati fradici".
I migliori al mondo riescono a portare a termine le gare in 8 ore e mezza. Dalle 8 alle 11 ore si è considerati atleti fortissimi mentre dalle 11 alle 16 ore, il termine massimo, semplicemente degli “eroi”. Messina l’ha completata in circa 14 ore combattendo, oltre che con la fatica, con un fastidioso raffreddore “regalo” della figlioletta.
"Rispetto a quelle fatte a 35 anni è stata un’esperienza completamente diversa, molto più dura. In una gara così lunga, che prende il via alle 6 del mattino ma inizia, di fatto, con la colazione delle 3, può succedere di tutto. Il fisico deve essere pronto ma in sintonia con la testa poiché a un certo punto il corpo non ce la fa più e quello che ti porta al traguardo è il pensiero".
Una gara di questo tipo fa perdere dai 2 ai 5 chili e prevede tempi di recupero che si aggirano a 30 giorni. I migliori fanno due gare di questo tipo l’anno. La consiglierebbe ai giovani?
"Consiglierei il Triathlon. Con la società di Brugherio abbiamo molti ragazzi che approcciano la disciplina, che considero stupenda perché unisce tre sport meravigliosi. L’Iron Man è impegnativo tanto dal punto di vista fisico che temporale ed economico. Una bella bici costa 7.000 euro e una da crono non meno di 10.000. Le scarpe si consumano a volontà ma, oltre a questo, bisogna mettere in conto la preparazione, la fatica e il tempo che tolgono alla famiglia e al divertimento".