L’ex olgettina Barbara Guerra “sfrattata” dalla villa che Berlusconi le aveva dato a Bernareggio

Una società immobiliare riconducibile alla famiglia del Cavaliere ha inviato alla donna una lettera in cui annuncia l’estinzione del contratto di comodato gratuito

Barbara Guerra

Barbara Guerra

Bernareggio (Monza e Brianza) – Una società immobiliare riconducibile alla famiglia Berlusconi ha inviato nei primi giorni di ottobre a Barbara Guerra, una delle ragazze ospiti alle cene di Arcore, una lettera in cui le annuncia l'"estinzione in conseguenza del decesso" del Cavaliere del contratto di comodato gratuito in base al quale la donna viveva in una casa a Bernareggio, in Brianza.

La notizia è stata anticipata dal tg di La7 e confermata all'AGI. "La invitiamo a prendere contatto con la scrivente - si legge nella missiva - per definire le modalità di restituzione dell'immobile che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2023". Data quest'ultima in cui scadeva il contratto stipulato tra Silvio Berlusconi e Guerra che si sarebbe deciso di non rinnovare. A quanto si apprende, analoghe comunicazioni sono state inviate in relazione ad altri appartamenti e ville occupati da donne che parteciparono alle serate e finirono poi coimputate di Berlusconi nei processi del filone 'Ruby' conclusi con l'assoluzione del fondatore di Forza Italia e di tutti gli altri imputati.

Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli  (entrambe ospiti alle “cene eleganti” nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi) anni fa andarono a vivere "in comodato d'uso" e senza nemmeno "pagare le utenze" in due ville realizzate dall'archistar Mario Botta a Bernareggio, nel Monzese, comprate dal leader di Forza Italia "per circa 800mila euro l'una, per un totale di 1,6 milioni". Lo ha raccontato, testimoniando nel processo milanese sul caso 'Ruby ter', a carico tra gli altri dello stesso ex premier, l'architetto Ivo Redaelli spiegando che Guerra "dava in escandescenze" in quel periodo e che gli disse che se l'ex Cavaliere "non le dava i soldi che chiedeva lo minacciava di andare dai giornalisti con dei video".

Berlusconi, stando alla testimonianza di Redaelli che ha spiegato di essere "amico" dell'ex premier, "si sentiva molto triste, è una persona sensibile, aiuterebbe chiunque, le vedeva in mezzo alla strada, senza lavoro dopo lo scandalo, sperava si rifacessero una vita". Redaelli ha spiegato, infatti, che Berlusconi nel 2010 "mi chiese di selezionare degli immobili, perché voleva fare un investimento immobiliare" e "io gli proposi quelle due ville di Botta". Dopo che lui le acquistò, "seppi che in una era andata ad abitare Guerra e nell'altra Sorcinelli". Redaelli ha raccontato anche che Guerra "mi telefonava per dirmi che non funzionavano le cose, per me era una fatica, perché era successo questo scandalo (delle serate ad Arcore, ndr) che l'aveva innervosita, dava in escandescenze anche per la rottura di una lampadina".