ILARIA CHECCHI
Milan

Sorteggi Champions Milan, il girone è durissimo

Pioli incontrerà Klopp e il Cholo Simeone, attenzione al Porto di Conceicao

Stefano Pioli

Atletico Madrid, Liverpool e Porto: saranno queste le avversarie del Milan nel girone B di Champions League. Scampato il pericolo di finire nel gruppo A con il Psg dell’ex Donnarumma, Manchester City e Lipsia ma per Pioli arriva un raggruppamento particolarmente ostico ma non impossibile da superare nonostante la presenza del Porto di Conceicao. Questo il verdetto emesso oggi pomeriggio a Istanbul dove sono andati in scena i sorteggi della fase a gruppi della Champions League 2021-22 e le 32 finaliste sono state divise in 8 gruppi da 4 squadre. La fase a gironi durerà fino a dicembre, quando verrà effettuato il sorteggio per gli ottavi di finale, con gli accoppiamenti delle squadre nel tabellone della fase ad eliminazione diretta. La finale è in programma il 28 maggio a San Pietroburgo mentre la novità di questa edizione è che i gol segnati in trasferta non varranno più doppio in caso di parità. Significa che l’unico parametro preso in considerazione sarà la somma delle reti fra andata e ritorno, senza altre distinzioni: se saranno pari, si procederà con i supplementari ed eventuali rigori. Per il Diavolo partire dalla quarta fascia significava trovare comunque un gruppo duro ma la fortuna non ha certo sorriso a via Aldo Rossi: tre squadre campioni d’Europa, Milan compreso, per un gruppo di assoluto livello. Si parte il 14-15 settembre, poi 28/29 settembre, 19/20 ottobre, 2/3 novembre, 23/24 novembre e infine 7/8 dicembre.

Atletico Madrid

Per Pioli la sfida contro la squadra di Simeone sarà la più ardua del girone nonché la più affascinante: un allenatore pragmatico per una squadra altrettanto concreta che l’anno scorso ha lasciato la competizione agli ottavi di finale cadendo contro il Chelsea. I campioni di Spagna sono anche l'ultima squadra affrontata dal Milan in Champions: era il marzo 2014, in panchina c'era già Simeone e i rossoneri persero 4-1. Squadra che gioca a memoria con un tecnico storico che sa come dare la sua impronta al gruppo: fare punti contro gli spagnoli sarebbe importantissimo.

Liverpool

Corsi e ricorsi storici per il Diavolo, che è pronto ad incontrare il Liverpool: l’ultimo trofeo in Champions League messo in bacheca dal Milan è stato quello del 2007 ad Atene, in finale proprio contro la squadra inglese, e dopo sette anni i rossoneri tornano nella massima competizione europea dovendo fare i conti con il team di Klopp. Col Liverpool è anche storia di finali perse (proprio a Istanbul, sede del sorteggio) e vinte (Atene): i Reds hanno alzato il torneo 6 volte, una in meno del Diavolo. Il Milan in 121 anni non ha mai giocato ad Anfiled e per la prima volta potrà varcare i cancelli del glorioso stadio.

Porto

Aria di derby per i rossoneri nella sfida ai portoghesi considerato il trascorso di Sergio Conceicao tra le fila nerazzurre, giustiziere della Juve nella scorsa Champions: il Porto nell’ultima edizione è uscito ai quarti di finale battuto dal Chelsea poi campione d’Europa e per il Diavolo poteva capitare un’avversaria di terza fascia decisamente più abbordabile. Tenersi il Porto alle spalle sarà il compito primario dei rossoneri sperando che la squadra di Conceicao mangi punti ad Atletico e Liverpool agevolando di fatto la corsa milanista.

Baresi

L’ex bandiera rossonera Franco Baresi ha commentato: «Partendo dalla quarta fascia dovevamo essere molto fortunati a pescare un girone non tosto: siamo tornati in Champions dopo 7 anni, il Milan non deve mai dimenticare la sua storia, ci prepareremo al meglio. Godiamoci questo momento con l’entusiasmo di fare questa competizione con squadre che hanno delle grandi storie alle spalle. Il leader della squadra sarà il gioco rossonero».

Kjaer

Premiato dalla Uefa per il soccorso dato a Christian Eriksen nel corso degli Europei, Simon Kjaer ha parlato così di quei momenti alla UEFA: "È difficile spiegare come reagire in casi del genere. come squadra abbiamo fatto il massimo sforzo per restare uniti, il più possibile. Quando poi abbiamo saputo che Christian aveva recuperato coscienza, il nostro dovere era restare ancora più compatti. Vorrei ringraziare la UEFA per questo premio, da parte di tutta la nazionale danese. Da capitano sento l'obbligo di accettare questo premio ma solo a nome di tutta la squadra". Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, ha parlato del premio del quale sono stati insigniti Simon Kjaer e lo staff medico della Danimarca: “Il premio è per un traguardo speciale, che va aldilà del campo. È per questo motivo che abbiamo deciso di premiarli. Una vita umana vale più di ogni cosa. Ho il massimo rispetto per Simon Kjaer e per tutti quelli che hanno meritato questo premio”.