
Igli Tare e Samuele Ricci
Milano, 9 luglio 2025 - “Samuele Ricci è il primo arrivo della stagione, un centrocampista moderno e di personalità, è stato capitano del Torino dimostrando qualità in campo e fuori”. Così il direttore sportivo Igli Tare nel presentare il 23enne. “Vanta anche 10 presenze in Nazionale e ha dimostrato di meritare questa maglia. È un investimento per il presente e per il futuro, potrà diventare un punto di riferimento della squadra”, ha concluso Tare. “Questo è il miglior momento della mia carriera – le prime parole di Ricci - il Torino mi ha dato tanto e l'ho ringraziato. Ho fatto un passo importante, sono in una società come questa, dalla grandissima storia, dal grandissimo prestigio a livello mondiale. Sono qui per ripagare la fiducia che mi è stata data”. Sull'impatto col tecnico Allegri e sull'ambiente: “Super positivo, è tra i più vincenti ed è sempre molto solare come siamo noi toscani. Le voci su di me al Milan c'era da un po', ne avevo parlato con Gabbia e mi aveva spiegato tutto di qui. Mi sono accorto fin da subito di essere in una famiglia, dove si rema tutti in un'unica direzione”. Sul salto in una big: “A Empoli ero stato accostato ad altri grandi club, in Premier League. Sono sempre rimasto concentrato, ma ora che è realtà fa un altro effetto. Non ho esitato nemmeno un secondo a scegliere il Milan. Chi mi incuriosisce di più? Leao, dal campo vedi che ha qualcosa in più rispetto agli altri. Poi lo conosci e capisci che tutte le voci su di lui non sono vere: è un ragazzo tranquillo”. Ricci può giocare play e mezz'ala: “Ho spesso fatto il mediano in un centrocampo a tre, ma posso giocare dappertutto. Anche terzino se Allegri me lo chiederà. La scelta nel numero 4? So che è una maglia pesante, lo hanno vestito tanti campioni qui, ma me lo sento addosso. Farò il massimo per esserne all'altezza. Reijnders segnava tanto? Abbiamo caratteristiche molto differenti, è uno dei più forti al mondo. Ma io sono io, non mi piace fare paragoni. Magari non farò 10 gol, sono qui per dare altro”. Il centrocampista fa parte anche del giro della Nazionale: “Ho già sentito Gattuso, abbiamo fatto una chiacchierata al telefono e devo dire che mi ha fatto molto piacere. Ma non abbiamo parlato di Milan”. Sulla nuova mediana rossonera: “Preferisco il possesso e toccare più palloni possibili, ma da Empoli e Torino sono molto migliorato nella fase di non possesso. Devo crescere ancora, in fase difensiva: Allegri mi darà una grande mano, anche in questo è un maestro”. Tra i compagni ci sarà Modric: “Me lo avessero detto qualche anno fa avrei risposto che era impossibile. È tra i centrocampisti più forti al mondo, dovrò essere una spugna e imparare dentro e fuori dal campo, da lui e dagli altri”. Sullo slogan di Allegri, divertirsi, con grinta vincendo: “Ho avvertito da parte di tutti un grande entusiasmo, anche in questi primi giorni. Abbiamo lavorato forte, con grande competitività. Ci sono buone sensazioni”. Quest'anno il Milan è chiamato a cancellare la scorsa stagione: “Ho sempre ragionato passo dopo passo, questo è un punto di partenza e voglio fare il massimo per tutti i tifosi. Parlo per me ma anche per i compagni: bisogna meritarsi l'affetto dei tifosi, ma questo è il posto giusto per tornare al vertice. Ho notato subito l'ambizione che c'è qui”.
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