
Sampdoria-Milan
Milano, 6 dicembre 2020 – Il Milan è chiamato all’insidiosa trasferta al Ferraris di Genova per provare a tenere distanti le inseguitrici e ci riesce: 2-1 firmato Kessiè e Castillejo e cugini tenuti a debita distanza. Nel prepartita ha parlato il direttore sportivo rossonero Frederic Massara: «Ibra è veramente un esempio tutti i giorni, nella determinazione e tenacia che ha di ottenere il risultato. È stimolante per tutti. Il rinnovo? Non ne abbiamo ancora parlato. Il nostro obiettivo, dallo scorso anno, è quello di riportare il Milan in alto, sempre secondo costi sostenibili».
Così in campo
I blucerchiati si affidano a bomber Quagliarella che vuole sfatare un tabù: nonostante i suoi 169 gol realizzati in Serie A e in 5 in questa stagione, non ha mai segnato, a casa sua, ai rossoneri. In coppia con lui in attacco ecco Gabbiadini mentre a centrocampo è pronto Adrien Silva preferito a Ekdal. Pioli invece, ancora senza Ibra, piazza Rebic punta centrale e alle sue spalle Saelemakers, Calhanoglu e Brahim Diaz. In difesa, al posto dell’infortunato Kjaer c’è Gabbia. I padroni di casa scendono in campo con una maglia celebrativa per i 120 anni dell’Andrea Doria, uno dei due club dalla cui fusione è nata la Samp nel 1946. Primo tempo Calvarese dà il fischio d’inizio al match e il Milan prova a fare subito la partita mentre la Samp ha cominciato con Candreva sulla sinistra e Jankto sul lato opposto: al 6’ ecco una percussione da sinistra verso il centro di Theo Hernandez che viene fermato all'ingresso in area di rigore, il terzino lamenta un fallo ma per l'arbitro è tutto regolare. E’ però la Samp che al 7’ sfiora il gol con Tonelli che, dopo un batti e ribatti in area di rigore, trova un Donnarumma felino bravo a deviare in angolo un colpo di testa perfetto, mentre un minuto dopo è Calabria a pescare Rebic in area ma il suo cross non viene sfruttato dal croato, chiuso bene da Ferrari. I rossoneri cercano di riprendere in mano il controllo del gioco dopo che la gara ha già offerto un paio di spunti interessanti ed è ancora Rebic a sfiorare il gol al 18’ dopo un ottimo recupero sulla trequarti di Brahim Diaz, che riesce a servire il croato che prova a piazzarla col destro, ma calcia debole e centrale. Alla mezzora è ancora la prima punta a presentarsi davanti alla porta: ma Colley recupera e l'assistente segnala la posizione irregolare dell'attaccante. Il Milan fa la partita ma non riesce a infiltrarsi davvero nella difesa di casa, mentre alla mezzora i doriani tentano di riproporsi in avanti su un calcio da fermo, ma lo schema non riesce e Donnarumma recupera facilmente la sfera. Prima dell’intervallo è però il Milan ad andare vicino allo 0-1: bel lancio in verticale di Theo per Rebic che, con un sombrero, vince il duello con Tonelli e anticipa l'uscita di Audero di testa. Sul rimpallo la palla scivola verso la porta ma il numero 21 di casa riesce a deviare quanto basta la sfera sul palo. Al 44’ gli ospiti passano in vantaggio su calcio di rigore per fallo di mano in area di Jankto nel tentativo di ostruire Hernandez: della battuta si incarica Kessiè che non sbaglia. L’ivoriano ha segnato quattro gol in questo campionato in 10 presenze, eguagliando il numero di reti realizzate nell'intero campionato 2019/20 in 35 gare disputate. La ripresa Dopo l’intervallo Pioli punta su Hauge a posto di un Diaz non all’altezza e il norvegese lo ripaga subito: dal suo cross infatti arriva il tiro d’esterno di Tonali al 47’ che lambisce il palo. I casalinghi recriminano un tocco di mano in area di rigore al 55’ da parte di Gabbia ma per Calvarese non c’è nulla da fischiare. La Samp macina gioco e al 70’ Thorsby devia prima di testa alto il cross da destra di Candreva, poi viene anticipato da Kessiè: Pioli lancia Castillejo per Saelemaekers e lo spagnolo lo ripaga subito con un gol al primo pallone toccato. Hauge premia il taglio di Rebic che appoggia al centro per il gol dell'esterno neo entrato. Rebic sfiora il tris due minuti dopo su splendido invito di Calabria ma il pallone esce di un soffio, è allora la Samp ad accorciare trovando il gol con Ekdal da due passi a beffare Donnarumma. Gara riaperta e casalinghi che provano ad acciuffare il pareggio ma alla fine il risultato non cambia e il Milan tiene salda la vetta e l’Inter a cinque lunghezze di distanza.