LUCA MIGNANI
Milan

Genoa-Milan, parla Sergio Conceiçao: “Out Abraham, Bondo e Sottil. Io non penso a gestire”

Rossoneri in campo lunedì a Genova alle 20.45, il tecnico: “Theo Hernandez e Leao hanno dimostrato di poter essere i migliori al mondo, ma serve continuità. Vogliamo dimostrare di non essere la squadra vista in passato”

Sergio Conceicao

Sergio Conceicao

Milano, 4 maggio 2025 – Nono posto in campionato. E una finale di Coppa Italia, con pass per l'Europa League, in programma il 14 maggio. Ma Sergio Conceiçao non vuole sentire parlare di gestione, in vista della sfida di lunedì alle 20.45 sul campo del Genoa: “Non c'è niente da gestire. C'è la responsabilità di essere in un club come il Milan”. Il tecnico, come in passato, non gradisce i consigli dei colleghi (o ex) sul suo lavoro: “Sappiamo che il campionato ormai è quello che è, ma dobbiamo dimostrare la nostra qualità. E di essere una squadra diversa da quella che siamo stati tante volte. Quello che dicono gli altri a me non interessa, in questo caso Fabio Capello. Lo rispetto molto, era allenatore, ora commenta: lui ha il suo pensiero, io il mio”. Riferimento alle ultime dichiarazioni di Capello sulla tenuta mentale superiore del Milan ai tempi dello stesso Capello? Il portoghese non specifica e tira dritto: “I giocatori iniziano a capire meglio ciò che voglio. Di recente ho spesso schierato la stessa formazione, ma poi ci sono le sorprese: Jovic è recuperato ma aveva avuto un problema alla schiena durante il riscaldamento a Venezia. Questa volta Abraham si è fermato per un problema fisico, così come Bondo e Sottil”. Il tecnico ha poi risposto alle domande sui singoli: “Theo Hernandez e Leao? La loro qualità è nota a tutti, poi bisogna avere continuità. Loro qui hanno vinto lo scudetto, hanno dimostrato di poter essere i migliori al mondo. Poi conta molto il momento. Walker? Può giocare nei tre di difensa e nei quattro di centrocampo, per me è importante. E Ora sta bene”. Ancora sui singoli: “Gimenez e Jovic? Hanno entrambi grandissime qualità, dipende da me scegliere. Possono anche giocare insieme, sono diversi e hanno la nostra fiducia. Dipende dalla partita e dipende dal momento: in un momento può cambiare tutto. Vedremo. So cosa fare, ma per ora non lo dico”.

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