ALESSANDRO LUIGI MAGGI
Milan

Milan: sempre Leao, solo Leao. Entra dalla panchina e nel secondo tempo ribalta il Genoa

Il portoghese, fuori per scelta tecnica, rimpiazza Fofana infortunato (da valutare in vista della finale di Coppa Italia contro il Bologna) ed è decisivo. Segnali anche da Joao Felix e Gimenez

Tijjani Reijnders, oggi in ombra, contende un pallone all'ex Junior Messias

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Genova, 5 maggio 2025 – È un Milan al piccolo trotto quello di Genova, che certo non rimedia al “Guasto d’amore” con il suo pubblico, per citare la canzone del popolo rossoblù, ma quanto meno ribalta in pochi secondi settantacinque minuti di poco o nulla. La firma, il personaggio di serata, è Rafa Leao. Sergio Conceicao lo mette in panchina per scelta tecnica, secondo il dt Moncada in vista “dell’importante (?!) match di venerdì con il Bologna”, lui entra in campo quasi subito al venir meno di Fofana e mette il suo piede sulle tre azioni del match.

Mandando in porta Pulisic con una giocata da trequartista, impattando la fiammata di Gimenez per il pareggio, quindi propiziando il vantaggio con l’anticipo di Frendrup su Joao Felix. I rossoneri non possono fare a meno del 10 portoghese, pur con tutti i suoi limiti, probabilmente ora lo comprenderà anche Sergio Conceicao, che tuttavia proprio con il Bologna non potrà schierarlo allo scattare della squalifica per un giallo di sacrificio all’ottantesimo.

Una fiammata, come detto, in un match che i rossoneri paiono approcciare quasi come una perdita di tempo, salvati in almeno tre occasioni da Maignan, tagliati in due dall’aggressione di Norton-Cuffy e Frendrup, puniti momentaneamente dalla rete di Vitinha dopo quasi un anno di attesa, certamente ormai concentrati solo sulla finale di Coppa Italia vista anche una classifica che non si schioda dal nono posto. In vista dell’evento romano, difficile possa rientrare in gioco un sonnolento Loftus-Cheek, anche se ci saranno valutazioni da fare sul piede sinistro di Fofana, uscito nel primo tempo.

Ritrova un minimo di aggressività Christian Pulisic, che pare tuttavia poco freddo al cospetto di Leali nel primo tempo, da rivedere un 3-4-2-1 parso sfilacciato, probabilmente in virtù di una sostanziale passività di squadra. Il campionato non è più nei pensieri del Milan, ma quanto meno a Genova Conceicao si evita altri giorni di passione centrando la terza vittoria in fila, e incassando la fiducia (di facciata?) della società prima del calcio d’inizio.

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