
Giorgio Furlani, ad del Milan
Milano, 25 giugno 2025 - L'amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani e il nuovo direttore sportivo Igli Tare hanno parlato della prossima stagione: obiettivi, strategie, volontà di voltare pagina insieme all'ex Lazio e a ad Allegri, due simboli del Diavolo targato 2025/2026: “Igli Tare è un direttore con esperienza, così come Max Allegri in panchina. È l'allenatore in attività con più trofei nel calcio italiano”.
L'ad ha proseguito: “Non ci sarà bisogno di una rivoluzione, aggiungeremo tasselli. L'obiettivo sportivo è lo stesso di prima: essere competitivi per vincere dei trofei”. Sugli investimenti: “Tutte le risorse economiche vengono adoperate per creare performance sportive. Poi ci sono paletti, parametri. Se spendi troppo a destra, non arrivi a sinistra. L'obiettivo è arrivare al top, dobbiamo decidere come allocare le risorse”.
Furlani si è espresso anche in merito alla posizione di Ibrahimovic, senior advisor di RedBird: “Su Zlatan c’è stata confusione sul suo ruolo. È stato e rimane una persona molto importante nel progetto Milan. Il ruolo di Zlatan è a livello di proprietà”. Sulle tempistiche (lunghe) della scelta di Tare: “Per i miei canoni è normale. Quello che importa adesso è che abbiamo fatto la scelta giusta”.
Così, invece, Tare: “L'anno scorso, tra le mancanze, c'è stata quella di una leadership chiara nella squadra. Penso che l'acquisto di Modric serva proprio a questo: è una figura importante nel calcio mondiale. Ho parlato con lui, ho visto ancora il ragazzo che ha tanta voglia. Il suo arrivo è fondamentale e il centrocampo sarà il reparto dove interverremo di più”.
Sulla partenza a un passo di Theo Hernandez, destinato all'Al Hilal: “Le sue qualità le conoscono tutti, ha dato tanto a questa società. C'è stata anche la volontà, da parte sua, di cercare una nuova esperienza”. Il giocatore era in scadenza tra un anno, così come Maignan: per il portiere è stata respinta un'offerta del Chelesea e “non è in partenza, è un punto di riferimento non solo in campo”.
Sulle scelte offensive: “Stiamo cercando un altro giocatore che vada in competizione con Gimenez. Santiago è un ottimo giocatore, ma ha avuto un impatto comprensibile con il calcio italiano, dove serve un periodo di ambientamento”. Capitolo Leao: “In pochi decidono le partite da soli. È un giocatore fondamentale”.
E ancora: “Io e Max abbiamo parlato seriamente con lui. Da fuori hai magari un altro pensiero ma quando lo conosci scopri un ragazzo molto competitivo. È importante per noi e ha tutto per diventare un campione vero. Lo ha sempre fatto vedere, ma non ha ancora non ha fatto vedere ciò che può fare davvero”.
Sulla scelta di Allegri: “Dal primo contatto ho percepito quanto tenesse a questa società, conosceva a fondo le problematiche della squadra. Con un blitz insieme a Giorgio Furlani a Lugano abbiamo fatto un incontro lungo, facendo in modo che in 48 ore prendesse una decisione e accettasse il nostro progetto” .
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