
Sergio Conceicao, mesto addio: espulso all'Olimpico, non sarà in panchina nell'ultima giornata contro il Monza.
Milano, 18 maggio 2025 – In cinque giorni il Milan manda a farsi friggere le speranze di entrare in Europa la prossima stagione. Annata fallimentare: Furlani dixit, in linea Moncada. Mercoledì la sconfitta in Coppa Italia contro il Bologna. Ora, ancora all'Olimpico, il tris della Roma, in uno stadio senza tifosi rossoneri: trasferta vietata, la Curva aveva in precedenza annunciato l'intenzione di disertarla: “Vi lasceremo soli con la vostra vergogna”.
Domenica, ultima a San Siro col Monza: ci sarà contestazione. Oggi, ulteriori segnali di rottura tramite striscioni fuori da Casa Milan: “Maldini=Identità”, “#Elliottout”. E ancora: “Il Milan siamo noi! Fuori i mercanti dal tempio!”. Pezze, per altro, appese da un paio di tifosi non ultras, che la società ha fatto rimuovere dagli addetti in sede. Ultima giornata senza Conceiçao, espulso nel finale per proteste: il conto alla rovescia per l'addio è agli sgoccioli. Intanto, continua ad aggiornarsi la lista dei potenziali direttori sportivi. Lee Congerton l'ultimo nome, ora all'Al-Ahli, ultime esperienze dirigenziali con Atalanta e Leicester. Moncada ha dribblato: “Non lo conosco, non ho sentito questa indiscrezione, non posso dire nulla su di lui”, mentre ha confermato che Milan Futuro, primo anno in Serie C e retrocessione, farà la Serie D. Ci sarà da ricostruire, qui come soprattutto in prima squadra. Andata immediatamente in svantaggio contro la Roma: Tomori sovrastato da Mancini dopo due minuti. Colpo e contraccolpo: gomitata a palla lontana rifilata da Gimenez allo stesso Mancini. Rosso, col primo tempo nemmeno a metà. Ulteriore beffa la somiglianza dello scontro Beukema-Gabbia pochi giorni fa. Poi la reazione, tardiva: 1-1 firmato Joao Felix (in campo al posto di Leao) dopo un delizioso pallone di Pulisic a causare il rimpallo Jimenez-Svilar. Carattere, qualità. Ma a sprazzi. E tardi. Nella ripresa l'uno-due da ko. Punizione firmata Paredes a sorprendere Maignan. Nel finale, il portiere francese ad alzare ancora bandiera bianca (dopo ottimi interventi su Angelino ed El Shaarawy) di fronte alla sassata di Cristante. Conceiçao aveva tentato l'ennesima rimonta con un triplo cambio: Jovic, Fofana e soprattutto Leao. Ma il portoghese ha calciato su Svilar la palla del potenziale 2-2. Titoli di coda, amarissimi. E nono posto. Proprio contro la Roma, Fonseca aveva lasciato la squadra ottava in campionato. Ora, la classifica dice nono posto. Da titoli di coda. Da rifondazione forzata.
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