
Giuseppe Sala, Ignazio La Russa e Paola Frassinetti alla deposizione dei fiori in memoria di Sergio Ramelli a 50 anni dal suo assassinio (Ansa/Mourad Balti Touati)
Milano – Destra e sinistra si incontrano nel condannare la violenza politica. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, di centrosinistra, e il presidente del Senato Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia, si sono detti d’accordo nell’intenzione di intitolare una via o una piazza di Milano ai giovani vittime del terrorismo politico, sia di destra che di sinistra.
“Io credo che sarebbe una buona cosa”, ha detto Sala, “ma so che sarà una cosa che non metterà nessuno d'accordo”. Il primo cittadino si è espresso in tal senso a margine della commemorazione di Sergio Ramelli, il giovane studente ucciso 50 anni fa da militanti di estrema sinistra. Cerimonia durante la quale, peraltro, La Russa ha litigato coi giornalisti a proposito dei saluti romani legati alle manifestazioni extraparlamentari in memoria di Ramelli. “Non sono contrario” alla proposta, ha replicato il presidente del Senaro, “anzi sono estremamente favorevole”.
“Non cadiamo nel rischio della strumentalizzazione – ha rimarcato il sindaco – perché il Comune di Milano è stato governato per 15 anni dal centrodestra e nessuno ha mai pensato a un'intitolazione, non è che siamo noi oggi i cattivi. Una intitolazione collettiva non sarebbe sbagliata secondo me. Ci sono stati tanti giovani spesso della mia età, della mia generazione, che sono state vittime di un terrorismo efferato da una parte o dall'altra e quasi sempre senza alcuna colpa”.
Nel manifestare il suo favore durante la commemorazione di un’altra vittima di terrorismo, Enrico Pedenovi, consigliere provinciale del Movimento sociale Italiano assassinato da Prima Linea, La Russa ha specificato che “le storie singole (delle vittime, ndr) sono diverse, ma se una piazza vuole accomunare dei giovani che hanno perso la vita in un momento tragico della nostra storia sono favorevole”.
Fratelli d'Italia ha proposto una mozione in Consiglio comunale a Milano per intitolare una via a Sergio Ramelli. “Sono estremamente contento se venisse dedicata una via o una piazza a Sergio Ramelli, ma non è quello il punto principale. Il punto principale è che sia condivisa questa data, quest’anno vedo finalmente Sergio Ramelli ed Enrico entrare in una dimensione diversa”, ha concluso.