LAURA LANA
Cronaca

“Lo slargo intitolato a Sergio Ramelli? Un’infamia”: sale la tensione. La polizia presidia la piazzetta

Sesto San Giovanni, lunedì 28 aprile la cerimonia di intitolazione dello spazio riqualificato in via Cavallotti. In serata presidio antifascista sotto il Comune. Ma già da domenica pomeriggio agenti in campo

Lo slargo di Sesto San Giovanni che sarà intitolato a Sergio Ramelli (nel riquadro). A destra, il volantino di protesta

Lo slargo di Sesto San Giovanni che sarà intitolato a Sergio Ramelli (nel riquadro). A destra, il volantino di protesta

Sesto San Giovanni (Milano), 27 aprile 2025 – "È un'infamia. Sesto ripudia la dedica di questo spazio a un fascista". Il foglio con la scritta in stampatello è stata posata nell'area verde che lunedì 28 aprile vede la cerimonia di intitolazione a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi da parte dell'amministrazione. Una cerimonia ufficiale a cui parteciperanno anche esponenti di FdI di livello nazionale: in prima fila è atteso anche Ignazio La Russa.

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Domani sera, invece, Anpi, Aned, Acli, Emergency, altre associazioni e partiti di centrosinistra saranno in piazza della Resistenza alle 18.30 per un presidio antifascista e democratico. Intanto, già da oggi, domenica 27 aprile, la polizia di Stato presidia il nuovo slargo in fondo a via Cavallotti, che è stato riqualificato dal Comune con le tinte del tricolore e che da domani porterà i nomi dello studente milanese, militante del Fronte della Gioventù, ucciso nel 1975 e dell'allora consigliere provinciale Msi, anche lui vittima dell'estremismo rosso.

"Ancora non è stato intitolato ufficialmente lo slargo e già sono iniziati i problemi. È normale che la polizia debba presidiare una spazio pubblico per non farlo vandalizzare e imbrattare? - chiede Antonio Lamiranda, assessore all'Urbanistica ed esponente di spicco di FdI in città -. La vera vergogna è che a Sesto San Giovanni ci siano ancora persone così antidemocratiche che fomentano odio e non hanno rispetto dei morti e della cosa pubblica".